Omicidio di Barge, si cerca un giubbotto.
Esattamente la giacca arancione, segnalata dai testimoni e ripresa dalla telecamera, non si trova.
I carabinieri cercano un giubbotto arancione, di taglia grande. Quello che avrebbe indossato Daniele Ermanno Bianco la mattina dell’uccisione di Anna Piccato, avvenuta a Barge il 23 gennaio 2019.
La donna è stata colpita al volto ripetutamente, usando forse un martello, e poi trascinata per qualche metro accanto alla chiesa di San Rocco.
Resta sconosciuto il movente dell’assassinio, così come non è stata recuperata l’arma usata nell’aggressione.
Sequestrati gli attrezzi da lavoro dell’indagato
Impegnati i carabinieri di Barge, di Saluzzo e del Comando provinciale di Cuneo, si cerca un oggetto contundente, probabilmente un martello, attrezzo che manca fra inventariati e sequestrati in casa di Bianco, a Barge. L’operaio 41enne, con qualche precedente, è stato ‘catturato’ dalle telecamere di sicurezza poco distante dai giardini «Annonay», dove mercoledì 23 gennaio è stato trovato il cadavere di Anna Piccato.
Manca la giacca arancione segnalata dai testimoni
Gli abiti che indossava attorno alle 7, quindici minuti dopo l’ora presunta del delitto, e quelli che aveva addosso quando nel pomeriggio, attorno alle 18 è entrato nella caserma dei carabinieri di Barge sono diversi. Gli inquirenti sospettano che si sia tolto i primi e li abbia gettati o nascosti: conserverebbero tracce determinanti ad accusarlo.
I fotogrammi della telecamera di una banca, poi, hanno registrato il passaggio di Bianco mentre andava al solito bar, poco prima delle 7. La giacca arancione, segnalata dai testimoni e ripresa dalla telecamera, non si trova: né nell’abitazione dell’operaio, né altrove. La scorsa settimana è stato impiegato un cane della Protezione civile, per cercare tracce dell’abito nel tragitto dal giardinetto a casa dell’accusato. Per il momento, mercoledi 6 febbraio, ancora nessun riscontro.
Il presunto omicida sostiene la sua innocenza
Intanto il difensore, Davide Ambrassa, ha depositato istanza di scarcerazione al Tribunale del Riesame: entro la prossima settimana i magistrati dovranno fissare l’udienza per decidere sulla scarcerazione o la conferma della misura cautelare.
L’uomo comunque, continua a dirsi estraneo ai fatti. Secondo il legale, il quadro tracciato dai Carabinieri risulta essere “poco credibile”.
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