Confagricoltura Cuneo

Burocrazia e carenze infrastrutturali bloccano la competitività dell’agricoltura cuneese

Intervento del presidente di Confagricoltura Cuneo, Enrico Allasia: "Un mix che rischia di essere letale per l’intero settore agricolo cuneese".

Burocrazia e carenze infrastrutturali bloccano la competitività dell’agricoltura cuneese
Pubblicato:
Aggiornato:

A parlare della situazione dell'agricoltura della Granda è Confagricoltura della provincia di Cuneo tramite le dichiarazioni del presidente Enrico Allasia, a commento del "caso" dei container di mele e kiwi destinati all'India e rimasti bloccati nei magazzini di stoccaggio di diverse aziende piemontesi:

"Un episodio purtroppo sintomatico di come troppo spesso la burocrazia rappresenti un freno per la nostra agricoltura, ma non solo".

"Burocrazia è un freno per la nostra frutta"

"Un episodio purtroppo sintomatico di come troppo spesso la burocrazia rappresenti un freno per la nostra frutta, ma non solo. In questo caso il tutto è stato amplificato da un rimpallo di responsabilità non essendo del tutto chiaro a chi spettasse l’emissione di tale documento".

Così il presidente di Confagricoltura Cuneo, Enrico Allasia commenta il “caso” dei container di mele e kiwi destinati all’India e rimasti bloccati per settimane nei magazzini di stoccaggio di diverse aziende piemontesi. Sarebbero dovuti partire a febbraio, ma una volta arrivati nel paese asiatico non avrebbero avuto la possibilità di sbarcare poiché privi di un certificato fitosanitario attestante l’assenza di OGM, che Nuova Delhi chiede dallo scorso 1° marzo. Un’empasse burocratica che si è sbloccata solamente nei primi giorni del mese di marzo quando è stato rilasciato il tanto agognato certificato.

"Quella della certificazione dei prodotti ortofrutticoli da esportare - prosegue Allasia - oggi è una questione in mano al settore fitosanitario i cui soli uffici di Torino e Saluzzo spesso rappresentano un limite operativo nonché un forte aggravio di costi per le aziende cuneesi e piemontesi. Pur comprendendo il ‘ricambio generazionale’ tra i funzionari regionali, il tempo necessario per l’abilitazione di che è subentrato e la complessità delle norme internazionali che regolano il commercio tra gli Stati, a pagarne le conseguenze non possono essere sempre le imprese. È fondamentale nel 2021 digitalizzare pratiche di tal genere, per non obbligare gli imprenditori a recuperare i certificati recandosi di persona agli sportelli".

Problema delle infrastrutture

Ma la burocrazia non è l’unico freno all’esportazione dei prodotti dell'agricoltura cuneese:

"Le nostre infrastrutture e la logistica non sono certo di aiuto per la vendita all’estero dei prodotti cuneesi – dice ancora il presidente provinciale di Confagricoltura -. Le ormai annose carenze infrastrutturali, unite a una collocazione geografica che ci vede completamente tagliati fuori dai porti che oggi sono i principali “hub” di smistamento dei prodotti agricoli, rappresentano un ostacolo aggiuntivo con il quale le nostre aziende hanno quotidianamente a che fare. Un mix che rischia di essere letale per l’intero settore dell'agricoltura cuneese".

Fiducia per l'Asti-Cuneo

TI POTREBBE INTERESSARE: Autostrada Asti-Cuneo, registrato alla Corte dei Conti il decreto interministeriale

Conclude poi il presidente Allasia sottolineando la fiducia riposta verso il completamento dell'autostrada Asti-Cuneo:

"Riponiamo tuttavia fiducia, ad esempio, nel completamento dei lavori dell’autostrada Asti-Cuneo dopo l’annuncio di qualche giorno fa da parte della Regione che anche l’ultimo atto formale è stato depositato, ossia la registrazione alla Corte dei Conti del decreto interministeriale per il completamento di un’infrastruttura che il territorio attende da decenni".

Seguici sui nostri canali