A Santa Vittoria d'Alba

Tra un caffè e l'altro "ci scappava" anche la cocaina: arrestata coppia di spacciatori

La donna, ora ai domiciliari, vendeva la droga all'insaputa dei titolari del bar. Il suo compagno è in carcere.

Tra un caffè e l'altro "ci scappava" anche la cocaina: arrestata coppia di spacciatori
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Lavorava regolarmente in un bar di Santa Vittoria d'Alba, ma per “arrotondare” aveva pensato bene di organizzare e gestire, insieme al proprio compagno, una fiorente attività di narcotraffico che è stata sventata dagli uomini della questura di Cuneo. A finire in manette, al termine di un'indagine articolata iniziata lo scorso settembre, è stata una coppia di trentenni di origine albanese accusata di spaccio di droga.

Tra un caffè e l'altro "ci scappava" anche la cocaina

Un giro di spaccio davvero ingente quello gestito dai due, entrambi regolari sul territorio nazionale, con un gran numero di clienti residenti nella zona di Bra che erano disposti a pagare la cocaina che i due vendevano fino ad 80 euro al grammo. Polvere bianca che, spesso, i tossicodipendenti acquistavano direttamente dalla donna, recandosi al bar dove lavorava. Il tutto senza che gli ignari titolari del locale si fossero mai accorti della "seconda vita" della barista. I poliziotti hanno a lungo monitorato l'attività illecita due due fino allo scorso 13 novembre quando la coppia è stata fermata. Immediatamente è stata disposta dal Giudice per le indagini preliminari la custodia cautelare in carcere per l'uomo, mentre per la compagna è stata inizialmente prevista una misura restrittiva meno pesante, ovvero l'obbligo di presentazione e firma negli uffici della Polizia Giudiziaria tre volta alla settimana.

La barista con l'hobby dello spaccio


Ma in un secondo tempo anche la posizione della "barista con l'hobby dello spaccio" si è appesantita. Sì, perché durante le perquisizioni scattate durante l'esecuzione dei provvedimenti, gli agenti della Mobile e della Stradale di Cuneo e della Sottosezione di Bra, insieme ai cani dell'unità cinofila, hanno trovato nelle disponibilità dei due un vero proprio "tesoretto" di droga, denaro e persino un'arma. Le forze dell'ordine infatti hanno sequestrato un etto di cocaina già suddiviso in 21 dosi pronte per essere vendute, tre bilancini di precisione usati per pesare la sostanza stupefacente e 18.000 euro in contanti ritenuti il frutto dell'attività di illecita. Non solo ma come detto è stata trovata anche una pistola semiautomatica calibro 22 risultata che era stata rubata ad Arezzo nel 2018.

Chiusura del bar per 15 giorni

A quel punto, quattro giorni dopo i primi provvedimenti, all'uomo è stata notificata un'ulteriore ordinanza di custodia cautelare in carcere mentre la sua compagna è finita agli arresti domiciliari. La vicenda è costata caro anche ai titolari del bar dove lavorava la trentenne, sebbene essi noi siano coinvolti nello spaccio di droga. Le "brutte frequentazioni" del locale hanno infatti reso necessaria la chiusura del bar per 15 giorni che è stata eseguita su ordinanza del Questore.

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