Tragedia a gallo

Rapina in gioielleria, parla Roggero: "Non volevo uccidere"

Le due figlie hanno rivelato che non sono ancora sicure di voler continuare a lavorare insieme al padre nel negozio di Grinzane Cavour.

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Poche parole rilasciate da Mario Roggero a seguito degli avvenimenti che lo hanno visto protagonista nelle ultime ore a Grinzane Cavour. Estremamente provato da quanto accaduto, il gioielliere ha dichiarato che nelle sue intenzioni non c'era la volontà di uccidere, ma semplicemente di difendere la sua famiglia e la sua attività lavorativa messe in pericolo dalla tentata rapina dei tre banditi.

Malgrado comunque fiducioso delle decisioni che verranno prese dagli organi di Giustizia, ora si ritrova indagato sia per omicidio colposo che per eccesso di legittima difesa: insomma toccherà al pm Davide Greco stabilire se l'uccisione dei due banditi è stata causata da una reazione inevitabile quanto legittima, oppure se quello di Roggero è stato un gesto intenzionale. Molto dipenderà anche da un particolare determinante ancora da stabilire, ovvero se i colpi sono partiti da dentro il locale oppure già in strada.

Il gioielliere: "Non volevo uccidere"

Sono passate quasi 48 ore dalla tentata rapina alla gioielleria di Mario Roggero, finita poi nel sangue. Nel corso della mattinata di oggi, venerdì 30 aprile 2021, il gioielliere di Grinzane Cavour, al momento indagato per omicidio colposo ed eccesso di legittima difesa, si è presentato in ospedale per accertamenti, venendo poi dimesso qualche ora più tardi.

Raggiunto dagli organi di stampa, non ha voluto rilasciare tante dichiarazioni, ancora provato e scosso dai fatti che hanno riguardato lui e la sua famiglia. Mario Roggero si è detto soprattutto preoccupato per le condizioni psicologiche delle sue due figlie, una presente nella rapina avvenuta lo scorso mercoledì 28 aprile e l'altra, invece, presente al primo furto violento accaduto nella gioielleria nel 2015. Come affermato da Roggero, le due figlie gli hanno rivelato che non sono ancora sicure di voler continuare a lavorare insieme al padre nella gioielleria di Grinzane Cavour.

Tra le parole rilasciate, Mario Roggero ha voluto sottolineare tuttavia che nelle sue intenzioni non c'era la volontà di uccidere, ma solamente di difendere la sua famiglia e la sua attività lavorativa messe in pericolo dalla tentata rapina dei tre banditi.

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Parla anche il legale del gioielliere

Maggiormente sollecitato sul fatto è stato invece il legale di Mario Roggero, l'avvocato Stefano Campanello, il quale ha evidenziato come i dettagli su tutta la vicenda sono ancora da chiarire nello specifico. Ciò che è certo è che c'è stata una rapina, c'è stata un'aggressione e una successiva reazione da parte del gioielliere che ha implicato l'uso di un'arma.

Da valutare sono le modalità con la quale quest'ultima è stata adoperata. Una situazione estremamente tesa e assolutamente drammatica che ha coinvolto il suo assistito, il quale, alla fine si è ritrovato a dover salvare sé stesso e la sua famiglia da un pericolo giudicato altamente grave.

Il complice sopravvissuto, domani l'udienza

L'udienza per la convalida del fermo al terzo rapinatore, un 34enne di Alba, si sarebbe dovuta svolgere nel corso della mattinata di oggi, ma a causa della necessità di dover intervenire con un'operazione chirurgica sulla ferita riportata a seguito dello sparo effettuato dal gioielliere, è stata rimandata alla giornata di domani, sabato 1 maggio 2021.

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