Cuneo

Mini-videocamera nel maglione per copiare al test di patente: secondo caso in pochi giorni

Ad essere beccato, questa volta, è stato un 25enne sempre di origini nigeriane.

Mini-videocamera nel maglione per copiare al test di patente: secondo caso in pochi giorni
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Si tratta del secondo caso in pochissimi giorni avvenuto in provincia di Cuneo. Un 25enne di origini nigeriane è stato denunciato per truffa aggravata dopo essere stato beccato a copiare all'esame di patente con una mini-videocamera nascosta nel maglione. Il giorno prima un 35enne nigeriano ci aveva provato occultando la microcamera nella mascherina.

Test patente: mini-videocamera nella mascherina per copiare

Nella mattinata di mercoledì 20 ottobre 2021, il personale del locale Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico è intervenuto presso gli Uffici della Motorizzazione Civile di Cuneo dove era stata segnalata una persona che, durante un esame per il conseguimento della patente di guida, manifestava un comportamento sospetto tanto da richiamare l’attenzione di un esaminatore.

Giunti sul posto, gli agenti hanno appurato che, poco prima, il personale della Motorizzazione Civile aveva allontanato dalla stanza dove era in corso la prova di esame un soggetto nord africano, trovato in possesso un modulo “Gsm”, completo di scheda Sim, che lo stesso, sino a poco prima, celava sotto il proprio giaccone.

Denunciato per truffa aggravata

Si è proceduto quindi ad indentificare l’uomo: si tratta di O.W.E. di anni 25, cittadino nigeriano, regolare sul territorio nazionale. Messo davanti alle sue responsabilità, ha quindi mostrato altri dispositivi elettronici, tra cui una micro-telecamera, fissata con del nastro adesivo all’interno del maglione indossato sul quale aveva praticato un buco per consentire le riprese nonché all’interno dell’orecchio un auricolare “Bluetooth” per poter superare fraudolentemente l’esame.

A tal proposito, la microtelecamera aveva lo scopo di riprendere quanto visualizzato sullo schermo del computer, dove era riprodotta la scheda di esame con risposta multipla, che veniva trasmessa con un segnale video verosimilmente ad un'altra persona situata in un altro luogo che a sua volta trovava la soluzione al problema e la comunicava all’esaminato tramite auricolare.

Considerato quanto sopra, gli Agenti della Polizia di Stato intervenuti hanno denunciato in stato di libertà il cittadino nigeriano per truffa aggravata.

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