Ex Ilva e 140 lavoratori in bilico, l'ira del sindaco di Racconigi
L'immobilità a livello governativo genera gravi conseguenze per i dipendenti dello stabilimento racconigese.
L'ex Ilva di Racconigi vive ancora una situazione di stallo. L'ira del sindaco Valerio Oderda: "Non è possibile che siano i dipendenti a pagare le conseguenze di un’immobilità a livello governativo sulla questione Ilva".
Ex Ilva e 140 lavoratori in bilico, l'ira del sindaco di Racconigi
I 140 lavoratori dell'ex Ilva di Racconigi, in provincia di Cuneo, vivono ancora nell'incertezza. Nonostante l'incontro di poche settimane fa con l'assessore regionale al lavoro, Elena Chiorino, la situazione non ha raggiunto una risoluzione. Il sindaco di Racconigi, Valerio Oderda, ha espresso così il suo disappunto nei confronti dell'immobilità a livello governativo sulla questione Ilva:
“È troppo tempo che i lavoratori e le loro famiglie vivono una situazione di incertezza. Non è possibile che siano i dipendenti, coloro che hanno fatto il successo di questo stabilimento, a pagare le conseguenze di un’immobilità a livello governativo sulla questione Ilva“.
"Lo stabilimento di Racconigi non è inquinante"
Il primo cittadino ha voluto sottolineare che lo stabilimento di Racconigi non è inquinante e che produce una merce per cui, oggi, c'è una grande richiesta: "Una realtà del genere sarebbe da far crescere e non da chiudere". L'unità produttiva racconigese dell'ex Ilva, che ha dato lavoro a circa 140 dipendenti, continua a vivere una situazione di stallo dovuta all'immobilità a livello governativo nella gestione della questione.
"Ognuno deve fare la propria parte per risolvere questa situazione –conclude Oderda- Noi stiamo continuando il lavoro, insieme ai sindacati e alla Regione, e chiediamo al governo di non dimenticarsi dello stabilimento di Racconigi".
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