"Dice che spacca la testa in due": nuovi stralci della telefonata anonima sull'omicidio di Nada Cella
La Polizia diffonde ulteriori frammenti della telefonata del 9 agosto in cui si parla di altri testimoni.
Spuntano nuovi stralci della telefonata anonima registrata dalla Polizia il 9 agosto 1996, in cui una testimone tuttora anonima riferisce dettagli riguardanti la persona indagata per l'omicidio di Nada Cella. Sul caso è indagata l'ex insegnante 53enne Annalucia Cecere, oggi residente a Mellana (Cuneo).
"Dice che spacca la testa in due"
Come raccontato da Prima Il Levante, nell’ambito delle indagini relative all’omicidio, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Genova ha autorizzato la Squadra Mobile alla diffusione, agli organi di informazione televisivi e radiofonici, di questi frammenti, in cui la testimone, alternando italiano e dialetto genovese, parla di essersi resa conto al pomeriggio del comportamento anomalo tenuto dalla donna, nota, a sentire la testimonianza, per il temperamento "focoso". Queste le parole della telefonata anonima:
“Io non faccio il nome, ma eravamo in diverse, io non so perché le altre non parlano. Ma pensi un po’ che a me il sospetto è venuto al pomeriggio, quando l’ho saputo. E ho detto ‘Madonna, ma dici che questa mattina ‘quella’ è andata a fare una cosa così?’. Poi abbiamo parlato con qualche ragazza tra noi ha detto sì, che ha l’ardire, quando dice ‘ti spacco la testa in due'”.
Analisi delle tracce di sangue sul motorino della Cecere
Riguardo l'analisi dei numerosi reperti individuati per il caso, ad occuparsene sarà il genetista Emiliano Giardina su incarico della Procura di Genova che ha riaperto il caso grazie al lavoro della criminologa Antonella Pesce Delfino e l'avvocato che segue il Cold Case, Sabrina Fanzone.
Dalle tracce di sangue rinvenute sul motorino di Annalucia Cecere, ex insegnante 53enne oggi residente a Mellana (Cuneo), indagata nell'omicidio, si avranno ulteriori dettagli sulla tragica vicenda dell'assassinio di Nada Cella, segretaria morta il 6 maggio 1996, 25 anni fa, a Chiavari nello studio di commercialista di Marco Soracco. Capire di chi sia quel sangue e dunque risalire al Dna sarà fondamentale.