Chiusa casa di riposo a Lequio Tanaro, ad ottobre era "Covid-Free"
Le ispezioni delle strutture sanitarie e socio-assistenziali nel periodo delle festività hanno permesso di individuare le criticità nella gestione che in alcuni casi hanno incrementato il contagio da coronavirus.
In concomitanza con il periodo delle Festività natalizie e fino al 6 gennaio 2021, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute ha realizzato, in stretta intesa con il Ministro della Salute, Roberto Speranza, una campagna di verifiche condotta dai 38 Nas nell’intero territorio nazionale che ha portato all’ispezione di 1.848 strutture sanitarie e socio-assistenziali, riscontrando irregolarità in 281 di esse. A Cuneo, i Carabinieri Nas di Alessandria hanno chiuso una Rsa per gravi carenze strutturali e igienico-sanitarie, le quali, hanno fatto sì che 10 pazienti su 13 venissero contagiati dal Covid-19.
Chiusa casa di riposo a Lequio Tanaro, ad ottobre era "Covid-Free"
La casa di riposo "Don Comino" di Lequio Tanaro in provincia di Cuneo è stata chiusa a seguito delle operazioni ispettive portate avanti dai carabinieri Nas di Alessandria. E' stato infatti segnalato all’Autorità Amministrativa il legale rappresentate della struttura residenziale per anziani interessata da gravi carenze strutturali e igienico-sanitarie che richiedevano un intervento immediato di manutenzione e sanificazione radicale per ripristinare le condizioni di sicurezza della struttura.
I 13 anziani, di cui 10 risultati positivi al Covid-19, sono stati trasferiti in parte nei reparti degli ospedali della provincia di Cuneo e i restanti in altra struttura ricettiva per anziani. La Rsa di Lequio Tanaro, lo scorso ottobre, insieme ad altre case di riposo, si era contraddistinta per il fatto di essere "Covid-Free" e quindi non presentava tra ospiti e personale sanitario nessun caso di positività al coronavirus.
Covid in due Rsa di Torino, denunciati due responsabili e sospesa un’attività
Come riporta “Prima Torino”, anche il controllo effettuato da parte dei Carabinieri Nas di Torino ha permesso di individuare sul territorio due strutture per anziani, la cui organizzazione non era a norma di legge e ha favorito l’intensificazione dei casi di contagio da Covid-19 tra operatori sanitari e pazienti. In particolare, le Forze dell’ordine hanno:
- Denunciato alla competente Autorità Giudiziaria due responsabili della Rsa “Piccola opera Charitas” di Vercelli per non aver eseguito la valutazione del rischio biologico presso la struttura sanitaria, né l’attività di formazione e addestramento del personale dipendente e per l’omessa predisposizione di adeguate procedure organizzative delle attività. Le predette mancanze, rilevate in fase ispettiva, hanno determinato o comunque favorito la diffusione epidemiologica da Covid-19 che ha comportato, il contagio di 23 lavoratori su 32 e 37 ospiti su 44.
- Individuato, nel corso di un’ulteriore ispezione nella Rsa Alice di Forno Canavese, significative criticità nelle procedure di contenimento infettivo da Covid-19, mancanza di cartellonistica preventiva e di percorsi sporco/pulito nonché assenza della corretta formazione a favore del personale dipendente. L’attività è stata sospesa in attesa del ripristino dei requisiti minimi.
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