La protesta

Prof di Cuneo sospeso perché senza Green Pass: fa lezione fuori dalla sua scuola

Si tratta di Matteo Barale, docente dell'istituto "Bianchi-Virginio" per geometri.

Prof di Cuneo sospeso perché senza Green Pass: fa lezione fuori dalla sua scuola
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Da una settimana è stato sospeso dall'insegnamento perché privo di Green Pass: questa mattina, martedì 28 settembre 2021, Matteo Barale, docente di Topografia pratica e dell’edilizia all'istituto "Bianchi-Virginio" per geometri di Cuneo, si è presentato davanti all'ingresso della sua scuola per fare lezione, intessendo un cesto di vimini. La sua è stata una protesta silenziosa, fatta al fine di esprimere la contrarietà nei confronti dell'obbligo della Certificazione verde.

IL LUOGO DELLA PROTESTA:

Sospeso dall'insegnamento perché senza Green Pass

Lo scorso mercoledì 1° settembre 2021 è stata introdotta la normativa governativa che sancisce l'obbligo di Green Pass per tutto il personale scolastico del sistema nazionale di istruzione (università comprese). Un provvedimento atto a contenere l'aumento dei contagi da Covid-19 all'interno delle scuole e che prevede, per chi non è munito di Certificazione verde, la sospensione del rapporto di lavoro dopo cinque giorni di assenza ingiustificata, senza retribuzione e altri compensi.

Fin dal primo giorno, sono stati tanti gli episodi di insegnanti, giunti a scuola per la ripresa delle attività scolastiche, bloccati all'ingresso perché sprovvisti di lasciapassare. Anche a Cuneo si è verificato un caso di questo genere: a Matteo Barale, 52enne di Peveragno, docente di Topografia pratica e dell’edilizia all'istituto "Bianchi-Virginio" per geometri di Cuneo, è stato vietato l'ingresso perché privo di Green Pass.

"Dopo 38 anni non mi è stato permesso di entrare a scuola perché sprovvisto del Green Pass - questo il suo sfogo su Facebook-. Com'è possibile accettare che strumenti sanitari di dubbia efficacia condizionino i principi di apertura, libertà e indipendenza dell'insegnamento?".

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La sua protesta silenziosa davanti all'ingresso della scuola

Ad una settimana dalla sospensione da lavoro perché senza Green Pass, come da normativa, il docente dell'istituto per geometri di Cuneo ha deciso di agire con una protesta silenziosa. Questa mattina, martedì 28 settembre 2021, Matteo Barale si è presentato lungo via F.lli Ramorino all'esterno della sua scuola: munito di cartelloni e volantini, si è seduto davanti all'ingresso cominciando ad intessere un cesto di vimini. Questo il suo pensiero in una lettera rivolta agli studenti:

"Il lasciapassare è una discriminazione per entrare a far parte di un sistema che non ci appartiene, rappresenta il declino della società e la sottomissione a una forma di regime. Vengono minati diritti inalienabili, come quello del lavoro e dello studio, ognuno di noi è responsabile. Custodite l’importanza del dibattito e del dubbio, fatevi domande e non date nulla per scontato. Non accettate ricatti, questa è la lezione. Fate le vostre scelte in libertà e coscienza , lottate perché siano scelte libere e siate coerenti sempre. Io ho scelto, non accetto ricatti e conservo il rispetto di me stesso. E se qualcosa non va, allora si devono battere i pugni. Non mi spaventa perdere il lavoro, mio padre mi ha insegnato curiosità e coraggio: farò altro. Ma sono qui per i ragazzi, perché capiscano che devono lottare per le loro idee".

Intorno a lui si sono raggruppati sia conoscenti e attivisti "no Green Pass", sia alcuni studenti, in un vero e proprio atto di solidarietà.

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