Scarpe antinfortunistica, ecco come orientarsi in fase di scelta
Durante l’attività lavorativa, l’aspetto legato alla comodità e alla praticità non è mai da sottovalutare. Ecco spiegato il motivo per cui è fondamentale dotarsi di scarpe che siano in grado di assicurare non solo una postura corretta, ma anche un ottimo livello di comodità, in virtù del fatto che si devono passare tante ore in piedi, oppure anche quando si deve viaggiare spesso per delle trasferte.
In questo senso, la scelta delle scarpe antinfortunistica più adeguate alle proprie esigenze non è così semplice come si possa pensare, a maggior ragione una volta compreso quanto tale prodotto può essere importante nell’ambito della sicurezza sul luogo di lavoro, evitando non solo di farsi male, ma anche di affaticare i piedi nel corso dell’attività di lavoro. Al giorno d’oggi, è molto facile individuare delle calzature perfette per le proprie preferenze e necessità: sul web ci sono diverse piattaforme dove si possono trovare scarpe antinfortunistica di qualità e altri prodotti di utensileria professionale.
Le principali tipologie presenti sul mercato: quelle certificate S1
Per orientarsi al meglio in fase di scelta, è importante effettuare una valutazione corretta delle tipologie di rischio del lavoro che si deve effettuare. In questo modo, si può scongiurare di comprare un modello che non si adatta alla perfezione alle proprie necessità.
La decisione circa al prodotto antinfortunistico da comprare viene fatta soprattutto in relazione alle certificazioni che sono in grado di garantire il soddisfacimento dei requisiti più importanti che vengono stabiliti da parte delle norme EN345, in cui è previsto l’uso del puntale realizzato in acciaio da 200 joule. La certificazione minima che viene richiesto per questo modello è pari a SB, ovvero sicurezza base.
La certificazione S1 si caratterizza per prevedere la presenza di un puntale realizzato in acciaio per proteggere nel migliore dei modi le dita dei piedi. Al tempo stesso, tali modelli si caratterizzano per essere dotati anche di una suola antistatica, che si preoccupa pure di assorbire l’energia nell’area dove si trova il tallone.
Questo tipo di calzatura antinfortunistica, però, non ha alcuna lamina anti-perforazione. Si tratta di una soluzione che viene indicata in modo particolare per quanti non devono affrontare particolari pericoli per la pianta del piede, come nel caso di chi svolge un lavoro come magazzinieri, operatori di alberghi oppure nell’ambito dell’industria alimentare.
La certificazione S2 e S3
Nel caso delle calzature dotate di certificazione S2, le principali caratteristiche ricordano, sotto molti aspetti, la prima tipologia appena descritta e, di conseguenza, non hanno alcun tipo di protezione per tutelare la pianta del piede. C’è da dire, però, che possono contare sulla presenza di una tomaia realizzata in pelle oppure con dei materiali che la ricordano e che non lasciano passare l’acqua.
Le scarpe antinfortunistiche S2 sono una soluzione che è suggerita per tutti coloro che lavorano, nella quotidianità, con dei liquidi che, usando delle scarpe in pelle scamosciate S1, andrebbero a contatto con i piedi. Tra le principali caratteristiche di tali modelli troviamo il fatto di avere un rivestimento che viene creato in fiore, nabuk oppure delle scamosciate, con l’applicazione di trattamenti idrorepellenti, in maniera tale da garantire sempre un alto livello di impermeabilità. Le scarpe con certificazione S3, invece, sono suggerite per tutti quei lavoratori che ogni giorno si trovano a che fare con ambienti che presentano un elevato grado di umidità, oppure con concentrazione di idrocarburi, oppure si possono trovare sul pavimento schegge o chiodi.
Alcuni aspetti da tenere a mente
Le scarpe antinfortunistiche possono essere alte, in grado di garantire un adeguato livello di protezione alla caviglia, come ad esempio gli stivali da lavoro, oppure basse, fermandosi in altezza fino a poco prima del malleolo, ideali per garantire adeguata protezione solo ed esclusivamente al piede.
Esistono anche dei sandali antinfortunistici, che si caratterizzano per non avere un sistema di chiusura basato sui lacci. La chiusura, infatti, avviene tramite degli appositi velcri, che consentono di impostare come meglio si crede sia l’apertura che la chiusura della scarpa.