Da cosa può dipendere l’alito cattivo?
Spesso, l’alitosi provoca stress e ansia sociale. Altre volte, invece, è una condizione inconsapevole e chi ne soffre non se ne rende conto. Può essere provocata da sbagliate abitudini di igiene orale e l’utilizzo regolare di spazzolino e filo interdentale può aiutare a prevenire il fenomeno, anche se a volte non basta.
L’alito cattivo, infatti, può dipendere da fattori anche molto diversi tra loro. Ecco perché è importante sottoporsi a regolari visite di controllo da un dentista, il quale può individuare le cause del problema e indicare un piano di cura adeguato.
Quali sono le cause più comuni dell’alito cattivo?
Scarsa salivazione
La saliva ha il compito di contrastare il diffondersi di sostanze dannose per la nostra bocca e detergere le mucose. La cosiddetta secchezza delle fauci ostacola questo processo, aumentando il rischio di alitosi. La scarsa salivazione è un fenomeno frequente durante la notte, soprattutto per chi dorme con la bocca aperta. Ecco perché può capitare di avere un alito cattivo appena svegli.
Scorretta alimentazione
Alcune sostanze, contenute in determinati alimenti, possono influire sulla salivazione e alterare la flora batterica del cavo orale, favorendo la proliferazione di funghi o batteri. Per questo motivo, è consigliato non eccedere con zucchero, sale e alcolici.
Fumo
Anche fumare influisce sulla salivazione. Inoltre, il fumo da sigaretta, sigaro o pipa provoca un odore sgradevole all’interno della bocca e aumenta il rischio di contrarre malattie gengivali e infezioni del cavo orale.
Scarsa igiene orale
La scarsa pulizia favorisce il deposito di residui di cibo all’interno della bocca, responsabili del cattivo odore dell’alito. Una scorretta igiene orale può provocare un accumulo di placca batterica che, se trascurata, può causare infezioni.
Patologie e infezioni
L’alitosi può dipendere da infezioni batteriche, virali o fungine che colpiscono il cavo orale, come carie o candida. Alcune patologie possono manifestarsi sottoforma di placche su lingua, guance, gola e palato e possono provocare cattivo odore. Allo stesso modo, possono influire anche eventuali lesioni trascurate: sangue e detriti organici, se non puliti correttamente, possono generare cattivo odore.
Altri disturbi, come le influenze stagionali, invece, sono responsabili della produzione di materiale purulento organico all’interno della bocca e di un eccesso di muco, entrambi fattori che contribuiscono all’alitosi.
L’alito cattivo può essere anche la conseguenza di alcune patologie dell’apparato digerente come diabete, reflusso gastroesofageo, disturbi metabolici o malattie del fegato.
Centro medico e dentistico, Cuneo
Primo S.rl., Corso Carlo Brunet 13 - Direttore Sanitario Dott. Ettore Tamorri iscritto all’Albo Provinciale dei Medici Chirurghi di Cuneo, n.2478, RBO Dott. Alfredo Raguzzini iscritto all’Albo Provinciale degli Odontoiatri di Roma, n.6953