Tav: dopo cinque ore di vertice Conte-Salvini-Di Maio ancora nessuna decisione sui bandi.

Consiglio dei ministri questa sera alle 19,30 a Palazzo Chigi, atteso un nuovo confronto.

Tav: dopo cinque ore di vertice Conte-Salvini-Di Maio ancora nessuna decisione sui bandi.
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E' battaglia tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio, a Palazzo Chigi è braccio di ferro tra Sì Tav e di No Tav.

Uno scontro che potrebbe anche sfociare nella crisi di governo?

Dopo cinque ore di vertice, avvenute nella notte, non arriva nessuna decisione sui bandi. A fine riunione, le due di notte, il nodo del cantiere della discordia non è sciolto. L’esecutivo prende tempo e chiede un approfondimento giuridico sui bandi di Telt e un confronto con la Francia, con possibile vertice bilaterale, sui criteri di finanziamento dell'opera.

LA POSIZIONE DELLA LEGA

La Lega vuole un senza più rinvii, anche a costo di chiamare i cittadini piemontesi a pronunciarsi con un referendum o di far decidere a un voto del Parlamento. Il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi sottolinea che i bandi "vanno fatti, altrimenti rischiamo di perdere 300 milioni".

LA POSIZIONE DEL M5S

Il M5S è per il No.  Il sottosegretario pentastellato Stefano Buffagni : "se bisogna andare a casa per non buttare soldi per opere vecchie io non vedo il problema"

La scelta finale dovrà però arrivare entro venerdì, due giorni prima della partenza dei bandi di gara per le opere in Val di Susa.  Ad oggi, giovedì 7 marzo, le posizioni rimangono distanti, nulla di più è trapelato dalla riunione notturna, si rischia di far cadere il governo. Alle 19.30 è convocato a Palazzo Chigi un Consiglio dei ministri dove il confronto potrebbe riprendere.

L'Europa chiede un chiarimento

Da Bruxelles filtra la notizia che la Commissione europea sarebbe pronta a inviare una nuova lettera all'Italia per ricordargli che l'eventuale 'no' alla Tav comporterà la violazione di due regolamenti Ue del 2013 e la perdita di circa 800 milioni di cui 300 milioni entro marzo e il resto successivamente.

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