È stato ufficialmente depositato il bilancio previsionale 2026/2028 del Comune di Bra. Il sindaco Gianni Fogliato, che detiene anche la delega alle Finanze, ha illustrato alla competente Commissione Finanze le principali misure fiscali previste dalla manovra, spiegando le ragioni dell’intervento e le ricadute per il territorio.
Presentato il bilancio
Il primo cittadino ha ricordato come, a oltre dieci anni dall’ultimo aggiornamento del fisco locale, l’ente non sia più in grado di far fronte ai maggiori oneri solo attraverso il contenimento delle spese non essenziali. Un’ulteriore riduzione avrebbe comportato un inevitabile taglio dei servizi comunali, ipotesi che l’amministrazione ha scelto di scongiurare per preservare la qualità delle prestazioni rivolte alla comunità. Il sindaco ha evidenziato come fattori esterni, tra cui il rinnovo dei contratti del personale e la ripresa dei contributi imposti ai Comuni per il patto di stabilità, influiscano pesantemente sui conti pubblici. A pesare sono anche l’inflazione ancora elevata e l’incremento dei costi delle utenze e dei canoni, voci particolarmente impattanti per un ente che gestisce servizi complessi, come la produzione quotidiana di duemila pasti.
Aumenti selettivi su IMU e Irpef
Per mantenere invariata la qualità dei servizi, la manovra interviene in modo mirato sulle entrate comunali. La modifica principale riguarda l’IMU sulle seconde case date in locazione: l’aliquota passa dallo 0,45 allo 0,55% per gli immobili affittati a canone concordato, mantenendo però condizioni agevolate per studenti universitari e lavoratori temporanei non residenti. Per gli altri immobili la variazione sarà dallo 0,96 all’1,00%. Restano invariate tutte le altre aliquote, consentendo a Bra di mantenere una posizione competitiva rispetto ai Comuni di pari dimensione demografica nella provincia.
Invariate anche le aliquote dell’addizionale comunale IRPEF, mentre scende da 10.400 a 8.500 euro la soglia di esenzione. Nonostante la riduzione, Bra rimane tra i Comuni con la soglia di esenzione più alta del territorio provinciale. Per quanto riguarda la TARI, la definizione definitiva sarà possibile solo ad aprile 2026, quando verrà approvato il nuovo Piano economico finanziario del servizio. Intanto, il Comune, insieme al consorzio di bacino e al gestore, ha lavorato per ridurre gli effetti della crisi aziendale che negli ultimi anni ha coinvolto l’appaltatore del servizio rifiuti. L’amministrazione ha scelto di affidare l’intero ciclo dei rifiuti a una società pubblica di cui Bra è il secondo socio e principale cliente, con l’obiettivo di garantire stabilità, evitare nuove criticità e definire costi omogenei per servizi equivalenti.
Bonus sociale rifiuti
Dal 2026 entrerà in vigore il nuovo “bonus sociale rifiuti”, stabilito dall’autorità ARERA, che sostituirà i precedenti bonus legati all’ISEE previsti dal regolamento comunale. Come previsto dalla normativa nazionale, sono stati inoltre adeguati all’andamento dell’inflazione gli importi relativi ai costi di costruzione, che incidono sugli oneri di urbanizzazione, oltre al canone unico patrimoniale e mercatale.