A33 Cuneo-Asti autostrada dei sogni: sindaci sulle barricate
Martedì 26 febbraio manifestazione a Cherasco "asfissiata" dai Tir.
Tutti la cercano, tutti la vogliono. L'autostrada A33 Cuneo-Asti è (comprensibilmente) un chiodo fisso per gli abitanti delle due province, ma non solo. Sul tema hanno recentemente battibeccato a distanza i due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio (il secondo ha fatto sapere al primo che investirebbe volentieri i soldi della Tav sulla nuova tratta), poi anche la Cgil è entrata nel dibattito scrivendo al Ministro dei Trasporti Toninelli per ribadire che è necessaria.
Cuneo-Asti: scendono in campo in sindaci
Il presidente della Provincia di Cuneo e sindaco del capoluogo Federico Borgna ha scritto a tutti i sindaci del Cuneese e oggi alle 17 si terrà un primo summit al Centro Incontri per organizzare la protesta. L'obiettivo è chiaro: trasformare la A33 da sogno a realtà.
Un calendario serrato di proteste
La protesta sarà cadenzata nelle prossime settimane: martedì 26 febbraio manifestazione a Cherasco (borgo intasato dai mezzi pesanti che sarebbero pure loro presumibilmente felicissimi di saltare le provinciali e correre lungo un'autostrada, se ci fosse), poi presidio a oltranza davanti alla prefettura di Cuneo.
Domande esistenziali: Toninelli, rispondi!
Ma è proprio così difficile colmare quel vuoto di una manciata di chilometri Roddi e Cherasco? Ci vorranno ancora altri vent'anni e più? Si spera decisamente meno per avere almeno una risposta dal ministro Toninelli, al quale, in ogni modo (pure tramite il Prefetto) sono state inviate missive rimaste purtroppo - è proprio il caso di dirlo - lettera morta.