CNA Piemonte – produzione industriale in regione: preoccupante battuta d’arresto
La flessione della produzione industriale (-0,4%) è stata accompagnata da un andamento ancora lievemente positivo sia degli ordinativi interni (+0,6%)
Sono stati presentati oggi i dati della 210ª ‘Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera’ realizzata in collaborazione con gli Uffici Studi delle Camere di commercio provinciali.
I dati
La flessione della produzione industriale (-0,4%) è stata accompagnata da un andamento ancora lievemente positivo sia degli ordinativi interni (+0,6%) che degli ordinativi provenienti dal mercato estero (+0,4%).
I mezzi di trasporto (-0,2%) e il legno e il mobile (-0,1%) hanno conseguito una variazione della produzione industriale pressoché nulla rispetto all’analogo periodo del 2023. Il comparto alimentare, con una variazione tendenziale della produzione del -0,4%, ha segnato un risultato in linea con quello medio regionale. Le imprese dell’elettricità ed elettronica e quelle dei metalli hanno registrato entrambe una contrazione della produzione dello 0,9%, mentre la meccanica (-1,1%) ha subìto un calo di poco superiore al punto percentuale. La performance più preoccupante riguarda le aziende del tessile e abbigliamento la cui produzione è diminuita del 6,8% rispetto al I trimestre 2023.
Giovanni Genovesio, Presidente di CNA Piemonte dichiara: “La lettura di questi dati ci preoccupa, perché ancora una volta constatiamo un rallentamento della produzione industriale che in parte è dovuta dall’incertezza del contesto economico internazionale, ma che segnala le crescenti difficoltà che artigiani e micro imprenditori stanno attraversando anche a causa della burocrazia soffocante e dalla mancanza di politiche attive nei confronti di accesso al credito, ricambio generazionale e fabbisogno formativo”.
Delio Zanzottera, Segretario Regionale di CNA Piemonte: “CNA Piemonte chiede da tempo misure a sostegno delle micro e piccole imprese che hanno registrato ancora una volta un calo(-0,2%), mentre le realtà di piccole dimensioni (10-59 addetti) hanno evidenziato ancora un debole incremento della produzione (+0,8%) rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Auspichiamo che il prossimo governo regionale metta in atto rapidamente azioni mirate alla ripresa, al sostegno ed allo sviluppo dei settori produttivi piemontesi già fortemente segnati dall’andamento negativo e dalle previsioni al ribasso dettate dalla crisi del settore manifatturiero legato al comparto dell’automotive”.