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Violenza in carcere, agenti aggrediti da un detenuto

Il Segretario Provinciale di Azione Giacomo Prandi e il Coordinatore Cittadino di Alba Massimo Giachino intervengono sugli episodi

Violenza in carcere, agenti aggrediti da un detenuto
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Carcere di Alba nel caos, Prandi-Giachino: “Solidarietà agli agenti per il lavoro che svolgono ma la Casa lavoro è incostituzionale e va superata.”

Violenza in carcere, agenti aggrediti da un detenuto

“Esprimiamo la nostra solidarietà e quella di Azione, augurando una pronta guarigione, ai due agenti
della Polizia Penitenziaria che sono finiti in ospedale a causa della violenza di un detenuto, -
dichiarano Prandi e Giachino - tali episodi non possono essere tollerati e per questo la nostra vicinanza
ed impegno nelle istituzioni va a tutti gli agenti che ogni giorno lavorano in situazioni sempre più
inaccettabili all’interno delle carceri italiane.”

“Rimane centrale però sottolineare, - continuano Prandi e Giachino - come fatto costantemente da
Azione in questi anni, che l’istituto penale delle Case Lavoro, previste dal Codice Rocco nel 1930,
quando l’Italia era ancora una monarchia sotto il regime fascista, siano ad oggi totalmente
incompatibili con la nostra Costituzione. In uno Stato di diritto non può essere accettabile che persone
che hanno scontato la loro pena così come previsto dalla legge, vedano la loro detenzione prorogarsi
a causa principalmente delle loro patologie psichiatriche e/o tossicodipendenze, invece di essere
inseriti in tutt’altre strutture e percorsi col fine di curarli e reinserirli dove e quando possibile nella
società. Per questo - concludono Prandi e Giachino - continua il nostro impegno per una vera riforma
della giustizia che vede superata questa stortura del nostro Paese nell’interesse dei cittadini e di chi
nel carcere di lavora e ci vive.”