Da metà febbraio

Vaccinazioni di massa, il Piemonte sigla l'accordo con medici di base e farmacisti

A dare il doppio annuncio, nella giornata di ieri, martedì 19 gennaio 2021, sono stati il governatore Alberto Cirio e l'assessore alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi.

Vaccinazioni di massa, il Piemonte sigla l'accordo con medici di base e farmacisti
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Dopo la notizia dell'accordo siglato con i medici di base, nel corso della serata di ieri, martedì 19 gennaio 2021, è stato firmato anche quello con FederFarma Piemonte e Assofarm. Nella campagna di vaccinazione di massa contro il Covid-19, insieme ai medici di medicina generale in Piemonte scenderanno in campo anche i farmacisti.

Prima gli over 80

Come riporta "Prima Torino", già dal 30 gennaio 2021 i medici di medicina generale cominceranno a vaccinare gli over 80 presso le strutture accreditate, verrà utilizzato il vaccino Moderna che necessità una conservazione a meno venti gradi. Ma entro fine mese sarà messo in commercio anche il vaccino Astrazeneca che, non presentando problemi di conservazione, darà il vero e proprio via alla vaccinazione di massa.

Piemonte prima regione a firmare l’accordo

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Lo ha annunciato il presidente della Regione, Alberto Cirio, a margine della presentazione del nuovo hotspot di piazzale Caio Mario a Torino, accessibile in automobile con la modalità “drive in”. Grandissimo l’orgoglio del governatore regionale, il quale ha affermato che il Piemonte sarà la prima Regione d’Italia a chiudere un accordo di questo tipo:

“Si è appena conclusa presso il Dirmei (il Dipartimento interaziendale malattie ed emergenze infettive) la nostra riunione di monitoraggio sul Piano Vaccini Covid. Abbiamo concordato il cronoprogramma per la prosecuzione della campagna vaccinale in Piemonte che verrà illustrato nell’incontro delle Regioni con il Governo, previsto per domani sera. Il 30 gennaio il Piemonte promuoverà un ‘Vaccine day’ di inizio della vaccinazione per gli ultra 80enni che verrà avviata con le dosi di vaccino Moderna destinate al nostro territorio. Confermata invece per il 27 gennaio la fine della somministrazione delle prime dosi della Fase 1 e per il 21 febbraio la conclusione anche dei richiami con le inoculazioni della seconda dose al personale del sistema sanitario regionale e agli operatori e ospiti delle RSA. Ad oggi il Piemonte ha già utilizzato il 91,8% delle dosi disponibili".

Firmato anche l'accordo con i farmacisti

Nel corso della serata di ieri, martedì 19 gennaio 2021, inoltre, è stato siglato l'accordo con FederFarma Piemonte e Assofarm che consentirà anche ai farmacisti di eseguire le somministrazioni del vaccino anti-Covid. Così si è espresso l'assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi:

"Rimettiamo in pista il collaudato tandem farmacisti-medici di famiglia che in appena due mesi ha permesso di vaccinare quasi un milione di piemontesi contro l’influenza. Un sistema di distribuzione e somministrazione dei vaccini che ha dimostrato di funzionare bene e che sarà determinante anche sul fronte del covid19. E’ un risultato strategicamente molto importante, perché ribadisce il ruolo di primo piano dei farmacisti nell’ambito della medicina territoriale, consentendo una copertura vaccinale assolutamente capillare ed efficace".

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Come nel caso dei medici di medicina generale, per il coinvolgimento dei farmacisti nel sistema della vaccinazione anti-covid bisognerà attendere la disponibilità del vaccino Astra Zeneca (o altro con analoghe caratteristiche), che consenta modalità di conservazione attraverso i normali frigoriferi in dotazione. L’accordo con i farmacisti riguarda in particolare due aspetti fondamentali del sistema vaccinale: la logistica e la somministrazione diretta del vaccino.

Riguardo alla parte logistica, sulla quale la Sanità stanzierà circa un milione di euro, i farmacisti potranno occuparsi dello stoccaggio, della distribuzione e della consegna su prenotazione dei vaccini ai medici di medicina generale, secondo le collaudate procedure utilizzate nella campagna antinfluenzale. In più, la somministrazione del vaccino potrà avvenire direttamente in farmacia, secondo quanto previsto dall’articolo 1 comma 471 della legge di Bilancio, con la supervisione di un medico. Sul piano economico, le inoculazioni verranno retribuite dalla Sanità pubblica alla pari di quelle effettuate dai medici di medicina generale (circa 6,50 euro a iniezione).

Le dichiarazioni di Federfarma Piemonte e Assofarm

Queste le parole di Massimo Mana, presidente di Federfarma Piemonte:

"Siamo molto soddisfatti di questo accordo con la Regione Piemonte, che riconosce il ruolo della farmacia, del farmacista e della distribuzione intermedia, consentendo di gestire ed eventualmente somministrare il vaccino Covid in farmacia, secondo quanto previsto dalla normativa vigente. Anche in questa fase della pandemia la farmacia è quindi parte integrante della filiera sanitaria, accanto a medici e alla Regione sempre nell'interesse e a tutela del cittadino".

Grande soddisfazione anche per Mario Corrado, membro della Giunta nazionale Assofarm:

"Come coordinatore regionale delle farmacie comunali sono anche io molto soddisfatto del risultato raggiunto oggi: farmacie pubbliche e private insieme alla regione Piemonte per fornire un servizio fondamentale per la cittadinanza. Questo accordo ribadisce il ruolo della farmacia tutta, in una ottica di tutela della salute, lavorando tutti insieme, ciascuno con il proprio ruolo".

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