Un “Motore” per la riabilitazione dell’arto superiore

La Neuroriabilitazione di Fossano è un esempio a livello piemontese e oltre.

Un “Motore” per la riabilitazione dell’arto superiore
Pubblicato:
Aggiornato:

Donato dalla Fondazione della Cassa di risparmio di Fossano, “Motore” è un sistema robotizzato per la riabilitazione neuromotoria dell’arto superiore.

Ospedale di Fossano: un robot in riabilitazione

Si chiama “Motore” ed è un robot che consente di aumentare l’efficacia della terapia di recupero dell’arto superiore, a seguito di ictus o traumi cranici.

La consegna ufficiale alla Neuroriabilitazione dell’ospedale di Fossano è avvenuta oggi, giovedi 31 gennaio 2019 da parte del presidente della Fondazione Crf Gianfranco Mondino, alla presenza del direttore generale dell’Asl CN1 Salvatore Brugaletta e del direttore amministrativo Laura Carignano.

Queste le parole di Brugaletta:

"C’è un ottimo rapporto con le Fondazioni, ringrazio quella di Fossano per l’attenzione continua e la disponibilità sempre dimostrata nei confronti delle esigenze dell’ospedale che, ricordo, è un’eccellenza nell’ambito della riabilitazione di secondo e terzo livello. La struttura di Neuroriabilitazione, poi, è un esempio a livello piemontese e oltre".

Anche il sindaco di Fossano, Davide Sordella  presente all’inaugurazione insieme al consigliere con delega alla Sanità, Enzo Brizio  hanno voluto esprimere il loro pensiero per il traguardo raggiunto:

"L’ospedale è parte della città, la Fondazione è molto attenta anche a condividere con l’Asl progetti che rappresentino una vera ricaduta positiva per l’attività della struttura e per il territorio".

Motore è uno strumento “intelligente”

Motore è uno strumento “intelligente”, utile sia al fisioterapista sia al paziente ed è in grado di percepire la forza esercitata dal paziente, di intuirne le intenzioni e di reagire con un sistema di forze tali che facilitano il recupero funzionale.

“L’evoluzione della tecnologia fa sì che oggi la macchina svolga una funzione fondamentale di supporto all’intervento dell’operatore - spiega Gianfranco Lamberti dirige la struttura di riabilitazione di terzo livello presso il SS. Trinità - L’apparecchiatura, fondamentale per il difficile recupero dell’arto superiore, coinvolge, attraverso un software che simula anche azioni della vita quotidiana, il paziente, impegnandolo anche in uno sforzo di natura cognitiva”.

Il fisioterapista può scegliere il protocollo di riabilitazione ideale: la misurazione istante per istante di forze, accelerazioni e velocità, consente di avere una valutazione oggettiva dei progressi, di motivare il paziente e di adattare gli esercizi al suo stato psicofisico; lo strumento è in grado di rilevare anche le forze minime e agisce da moltiplicatore di forza per i pazienti, anche in caso di grave ipotono.

Seguici sui nostri canali