Operazione "Car-o-fluff"

Traffico illecito di rifiuti, sequestrato impianto di autodemolizione: 8 indagati

Un'operazione che avrebbe consentito un illecito profitto di circa 3 milioni di euro.

Traffico illecito di rifiuti, sequestrato impianto di autodemolizione: 8 indagati
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Operazione "Car o Fluff", traffico illecito di rifiuti: sequestrato parte di un impianto di autodemolizione nel Cuneese. Otto persone indagate.

Traffico illecito di rifiuti: 8 indagati

Otto gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari notificati dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri Forestali di Cuneo (N.I.P.A.A.F.) ad altrettanti indagati. L’ipotesi di reato è quella di attività organizzata per il traffico di rifiuti (art. 452 quaterdecies C.P.). Centro operativo dell’illecito un impianto di autodemolizione del cuneese.

Nel corso dell’attività condotta dai militari del N.I.P.A.A.F, sotto la guida della D.D.A. di Torino, sono stati raccolti elementi per sostenere l’esistenza di un articolato sistema di declassificazione di rifiuti pericolosi (tipo “car-fluff” quindi residui non ulteriormente recuperabili del ciclo di messa in sicurezza/bonifica, demolizione e frantumazione dei veicoli fuori uso) in non pericolosi, prodotti dalla frantumazione, in assenza di autorizzazione, di veicoli non bonificati.

Profitti per 3 milioni di euro

Dagli accertamenti condotti dai militari (attività tecniche, perquisizioni e mirate acquisizioni documentali) secondo l’ipotesi di accusa, dalla frantumazione dei veicoli, la ditta otteneva anche materia prima seconda di grande pregio, venduta, poi, con documentazione falsa ad acciaierie del Nord-Est Italia. L’illecito profitto stimato sarebbe di circa 3 milioni di euro. I militari hanno contestato alla ditta di autodemolizione anche la responsabilità amministrativa ex D.Lgs. 231/01.

Le indagini

Le indagini hanno preso avvio, nell’estate del 2021, grazie all’intervento della Stazione Carabinieri di Poirino su uno smaltimento illecito di “car-fluff” per interramento in dei campi tra la Provincia di Cuneo e Torino.

In relazione al procedimento penale di cui sopra i Carabinieri Forestali precisano che gli indagati sono da presumersi innocenti fino a quando non sia pronunciata sentenza di condanna definitiva.

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