Sventato furto ai danni di un bancomat a Castagnito
L’intento era quello di attaccare il bancomat con la tecnica del “jackpotting”, vale a dire connettendosi informaticamente all’ATM
Avevano appena iniziato ad estrarre l’attrezzatura dagli zaini i tre uomini sorpresi, alle prime ore
del giorno dai Carabinieri della Compagnia di Alba a Castagnito, frazione Baraccone. I tre stavano per forzare il bancomat della locale filiale della Banca di Credito Cooperativo di Alba, langhe e Roero.
Beccati davanti al bancomat
L’attenzione della pattuglia del NORM della Compagnia di Alba, è stata attirata dai tre uomini vestiti di scuro che alla vista dei carabinieri hanno tentato, invano, di nascondersi nell'oscurità. Non appena, però, i Carabinieri hanno tentato di avvicinarsi alla banca, i malviventi si sono dati alla fuga verso la vicina campagna. Durante la corsa uno dei tre ha lasciato cadere uno zainetto azzurro, poco prima di riuscire a far perdere le proprie tracce aiutati dal buio della notte. Recuperato lo zaino i Carabinieri hanno ispezionato il perimetro della banca e recuperato un secondo zaino, per poi notare che i malfattori avevano anche oscurato le telecamere della zona con del nastro isolante.
Il contenuto degli zaini
Una prima ispezione del contenuto degli zaini ha reso evidente che l’intento fosse quello di compiere un furto ai danni degli sportelli bancomat presenti nella zona, vista la presenza di vari attrezzi da lavoro, computer e di quello che, a prima vista, sembrava un piccolo quantitativo di esplosivo. Proprio tale circostanza ha richiesto l’ausilio, oltre che delle altre pattuglie della stessa Compagnia di Alba presenti in circuito, anche degli artificieri del Comando Provinciale Carabinieri di Torino, che, giunti in breve sul posto, hanno messo in sicurezza il contenuto degli zaini.
Verosimilmente, vista la presenza, tra il materiale rinvenuto, anche di un computer portatile, l’intento era quello di attaccare il bancomat con la tecnica del “jackpotting”, vale a dire connettendosi informaticamente all’ATM per costringere il software a rilasciare il contante contenuto nella cassetta di sicurezza.
Sono, ovviamente, in corso le indagini finalizzate all’identificazione degli autori del tentativo di reato, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Asti, immediatamente informata dai Carabinieri di Alba.