Monticello d'Alba

Scoperta una piantagione di Marijuana nei boschi del Cuneese

I carabinieri di Cherasco hanno sorpreso due persone che, con fare guardingo, si sono recate sul posto e hanno tagliato 7 arbusti alti circa 2 metri

Scoperta una piantagione di Marijuana nei boschi del Cuneese
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Un cittadino italiano 41enne residente a Monticello d’Alba, con vari precedenti di polizia anche specifici a carico, è stato arrestato in flagranza dai Carabinieri della Stazione di Cherasco per il reato di coltivazione di sostanze stupefacenti, in concorso con un altro uomo, anch’egli residente a Monticello d’Alba, deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Asti.

Appostamenti e pedinamenti

Da tempo i Carabinieri avevano individuato, nell’area boschiva del comune di Monticello d’Alba, un appezzamento di terreno utilizzato per la coltivazione di piante di marijuana. Dopo una serie di appostamenti sono riusciti ad individuare due persone che, con fare guardingo, si sono recate sul posto ed hanno tagliato 7 arbusti alti circa 2 metri già in fase di piena maturazione: i successivi accertamenti tecnici hanno consentito di appurare che il peso complessivo dei soli arbusti era di circa 27,5 Kg. di sostanza stupefacente.

La perquisizione

I Carabinieri hanno, quindi, pedinato i due che hanno trasportato lo stupefacente presso l’abitazione dell’uomo che poco dopo sarà tratto in arresto, ed hanno quindi proceduto a fermare i due ed a sottoporre a perquisizione l’abitazione.

Durante la perquisizione sono stati trovati un essicatoio, all’interno del quale erano presenti altre foglie di marijuana già pronte per la vendita ed il consumo del peso complessivo di gr. 180, oltra ad una bilancia di precisione, il tutto, ovviamente, sottoposto a sequestro.

L'arresto

L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Asti, è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, mentre il complice è stato deferito in stato di libertà.

Occorre ricordare la presunzione d’innocenza a garanzia dei due indagati, che devono essere considerati innocenti sino all’emissione di una sentenza definitiva di condanna.

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