I MOTIVI

Sanità, indetto lo sciopero generale per il 24 luglio

Chiedono al Governo e alla Regione Piemonte che venga erogato un riconoscimento salariale aggiuntivo.

Sanità, indetto lo sciopero generale per il 24 luglio
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I sindacati della Cgil, Cisl e Uil comunicano che è stato indetto uno sciopero generale nel settore della sanità per domani, venerdì 24 luglio 2020.

Sanità, indetto lo sciopero generale

I sindacalisti Danila Botta, Luca Caretti e Francesco Lo Grasso annunciano che è stato indetto per domani, venerdì 24 luglio 2020 uno sciopero nel settore della sanità.

Il motivo

I tre sindacalisti in una nota congiunta spiegano:

Quanto abbiano sofferto le lavoratrici ed i lavoratori della sanità durante l’emergenza Covid19 lo sappiamo bene e, a parziale riconoscimento del loro impegno, sono giustamente state previste risorse salariali aggiuntive che, seppur esigue, riconoscono almeno concettualmente lo sforzo straordinario da essi compiuto.

Accanto a questi lavoratori, in questi mesi difficili, hanno lavorato molte altre persone per le quali purtroppo nulla è stato previsto: parliamo dei lavoratori somministrati impiegati nelle Aziende Sanitarie, delle operatrici socio-sanitarie delle Rsa, dei dipendenti delle aziende di pulizia e delle mense che hanno prestato la loro opera negli ospedali e nelle case di riposo, personale indispensabile nella fase emergenziale ma “dimenticato” subito dopo.

Nidil, FeLSA, Ultemp, le categorie di Cgil, Cisl, Uil, che rappresentano i lavoratori precari della sanità, hanno indetto uno sciopero generale per il 24 Luglio prossimo a sostegno della parità di trattamento economico.

Cgil, Cisl, Uil Piemonte, nel sostenere le ragioni della mobilitazione, chiedono al Governo e alla Regione Piemonte di garantire che a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori che in questi mesi hanno operato a vario titolo nei presidi sanitari e socio sanitari venga erogato un riconoscimento salariale aggiuntivo, così come avvenuto per i dipendenti della sanità pubblica.

A pari condizioni di lavoro, pari condizioni di salario.

 

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