Regione Piemonte: le superiori in Dad fino al 16, le medie tornano in presenza il 7
Dopo la riunione con i presidenti delle Province, i sindaci dei comuni capoluogo e i prefetti piemontesi, il governatore Cirio ha optato per questo tipo di posizioni.
Si è da poco conclusa la riunione convocata dal Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, con i presidenti delle Province, i sindaci dei comuni capoluogo e i prefetti piemontesi. Queste le decisioni sul tema della riapertura delle scuole:
- Elementari e medie riaprono regolarmente il 7 gennaio.
- Superiori: didattica a distanza al 100% fino al 16 gennaio, ritorno in classe il 18 gennaio.
Regione Piemonte: le superiori in Dad fino al 16, le medie tornano in presenza il 7
Come detto, si è da poco conclusa la riunione tra il governatore Cirio, i presidenti delle Province, i sindaci dei comuni capoluogo e i prefetti piemontesi. Queste le decisioni sul tema della riapertura delle scuole:
- Elementari e medie riaprono regolarmente il 7 gennaio.
- Superiori: didattica a distanza al 100% fino al 16 gennaio, ritorno in classe il 18 gennaio.
Il 7 gennaio 2021 riapriranno regolarmente le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado tranne che in Campania. Diverso il discorso per le superiori, che dal 7 gennaio riprendono con la didattica a distanza (nonostante diverse Regioni fossero pronte a riaprire). Si tornerà in aula in presenza al 50% dall’11 gennaio dopo le valutazioni del Comitato Tecnico Scientifico. Ci sono, però, delle eccezioni. In alcune Regioni sono state emanate ordinanze più restrittive: la Campania prevede il rientro dal 25 gennaio; Veneto, Marche e Friuli hanno stabilito che gli studenti delle superiori torneranno fisicamente in classe, anche se sempre al 50%, solo il 1° febbraio.
Le dichiarazioni di Cirio
La decisone è stata condivisa questa mattina, martedì 5 gennaio 2021, dalla Regione durante un incontro con le Prefetture, i Sindaci dei Comuni capoluogo, i Presidenti delle Province, i rappresentanti degli Enti locali (Anci, Anpci, Upi, Uncem e Ali-Legautonomie), sentiti anche i sindacati, l’Ufficio scolastico regionale e il Ministro della Salute. Queste le dichiarazioni del governatore Cirio:
"In queste settimane il prezioso lavoro coordinato dalle Prefetture con la collaborazione degli enti locali e di tutto il mondo della scuola piemontese ha portato alla definizione di un piano di organizzazione dei trasporti operativo per garantire il ritorno in classe degli studenti delle scuole superiori sia al 75% che al 50%. Il Piemonte è pronto a partire, ma l’attuale quadro epidemiologico ci impone prudenza, perché la curva del contagio in crescita in molti Paesi europei e in altre regioni italiane ci mette concretamente di fronte al rischio di una terza ondata che dobbiamo fare in modo di contenere. Il Governo, inoltre, ha modificato nella notte i criteri per la definizione delle soglie di rischio, abbassando i valori per il passaggio di colore tra le diverse zone, per cui è fondamentale avere questa settimana di tempo in più per monitorare l’andamento epidemiologico. Dobbiamo dare sicurezza e certezza alle famiglie e al mondo della scuola, perché non avrebbe senso aprire per poi richiudere dopo qualche giorno. L’obiettivo è far tornare in nostri ragazzi in classe ma con continuità e in sicurezza, proprio per questo abbiamo predisposto il Piano scuola sicura, partito ufficialmente ieri per il personale docente e non docente e dall’11 gennaio per gli alunni delle seconde e terze medie, con tamponi gratuiti su base volontaria per prevenire la nascita di focolai e garantire la didattica in presenza. Anche per questo chiedo al Governo di poter usare le rimanenze delle dosi di vaccino destinate alla prima Fase per vaccinare subito anche il personale scolastico, tra le categorie professionali più colpite dal contagio nella seconda ondata che è prioritario tutelare".
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