Donna in carcere con l’accusa di aver fatto prostituire una ragazza invalida psichica
Metteva a disposizione il suo appartamento per gli incontri che organizzava su siti specializzati per appuntamenti a pagamento.
Favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione ad Asti
Si è tenuto lunedì 29 aprile 2019, in un tribunale ancora a “metà servizio” per i lunghi ponti, l’interrogatorio di garanzia per una vicenda che squarcia il velo su realtà cittadine inimmaginabili per chi non frequenta un certo tipo di giri. Parliamo di prostituzione.
Ma non quella che i lettori sono abituati a leggere e a vedere, questa volta la storia è molto diversa.
Accuse gravissime
Con soli 31 anni, la ragazza, difesa dall’avvocato Patrizia Gambino, deve rispondere di induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione di due astigiane di appena qualche anno più giovani di lei. Ad aggravare la sua posizione è che una delle due “parti offese” è stata dichiarata da tempo invalida psichica al 100% per una patologia di cui è affetta.
Durissime le accuse contenute nell’ordinanza di arresto firmata dal pm Fiz che ha presenziato all’interrogatorio di garanzia in cui l’imputata ha scelto la via del silenzio in attesa di prendere visione di tutti gli atti raccolti nell’indagine.
Dalle quali emergerebbe un rapporto di lunga data dell’arrestata con la ragazza in stato di infermità mentale.
Un rapporto fatto di assidue frequentazioni e camuffato da una solida amicizia, o almeno tale era la percezione che ne aveva la ragazza quando si è confidata con alcuni degli assistenti sociali che la seguono costantemente. Leggi l’intera notizia riportata dai colleghi de lanuovaprovincia.it.
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