Proiezione del docufilm “Marghè Marghier” a Pontechianale
Gli appuntamenti dedicati all’orgoglio margaro si concluderanno il 24-25-26 novembre con un convegno nella sede dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo al Monastero della Stella
Un viaggio tra la vita dei malgari i “marghè”, in piemontese, viene riproposto nell’omonimo docufilm “Marghè Marghier” che sarà proiettato mercoledì 9 agosto alle 20,30 sulla piazza del municipio di Pontechianale, ad ingresso libero.
L'evento
L’evento è organizzato dalla Pro Loco e dal Comune con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, nell’ambito della rassegna di eventi che rientrano nel progetto “Orgoglio margaro”, che intende rievocare le più significative realtà economiche del ‘900 saluzzese, attraverso una serie di eventi che vogliono sottolineare la rilevanza di un fenomeno di cui forse si ha un'immagine troppo superficiale o banale.
Il docufilm
Il docufilm “Marghè Marghier”, girato dal regista Sandro Gastinelli con la collaborazione di Marzia Pellegrino su soggetto scritto da Osvaldo Bellino e Paolo Viano, racconta il popolo di margari tra le rigogliose cascine di pianura e le magre baite delle montagne piemontesi.
D'inverno nelle stalle di pianura li chiamano marghè d'estate nell'alpeggio diventano marghier.
Sono raccontate direttamente dai margari le storie vere di un viaggio che conduce alla natura, all'amore per gli animali e alla libertà dagli schemi e dalle omologazioni del tempo, tra interrogativi e risposte.
I “cow boy delle Alpi”, in simbiosi con le inseparabili mandrie di vacche bianche piemontesi, loro vita e lavoro, tra ritualità quotidiane, svelate nel film per la prima volta senza filtri fra traslochi, campanacci, contrattazioni, feste e formaggi.
Si vedranno, tra le altre, le scene delle fasi concitate della monticazione notturna, alla la nascita del vitellino. Le ansie e le speranze di giovani e anziani. Nando Arnolfo, veterinario in pensione, tra gli organizzatori degli appuntamenti dedicati all’orgoglio margaro commenta:
«La realtà dei marghè o marghier, come amano definirsi, è stata ed è un fenomeno economico e sociale che ha fortemente impattato nella storia del Novecento saluzzese. Ma non vogliamo parlare solamente in termini di amarcord perché grazie alla passione, arricchita da professionalità e nuove competenze di molti giovani, questo affascinante mondo è sopravvissuto, si è trasformato in una attività imprenditoriale, che produce reddito, ma soprattutto genera valore sociale. In montagna d'estate ed in pianura in inverno, - conclude Arnolfo - questo lavoro riveste una importanza unica nel rapporto uomo-ambiente, che sfugge a qualsiasi omologazione dell'attuale società, ma risponde pienamente alle immutabili leggi della natura, quella natura che oggi più che mai ci richiama al rispetto e all'attenzione».
Gli appuntamenti dedicati all’orgoglio margaro si concluderanno il 24-25-26 novembre con un convegno nella sede dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo al Monastero della Stella.