La posizione

Ordine dei medici della Granda: "Subito zona rossa"

Difficoltà crescenti nelle strutture ospedaliere, ai cittadini forti raccomandazioni sull'uso di mascherine, sul distanziamento e sull'igiene delle mani.

Ordine dei medici della Granda: "Subito zona rossa"
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Un appello che giunge direttamente dall'Ordine dei medici della provincia di Cuneo, tramite le parole del responsabile dell'emergenza Covid per l'AslCn1, Giuseppe Guerra:

"L’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Cuneo, consapevole dell’evoluzione, specie nella nostra Provincia, dell’epidemia da Covid e della crescente difficoltà per gli Operatori, esprime con forza l’esigenza da parte delle Autorità di provvedimenti immediati atti a contrastare la critica situazione (istituzione della zona rossa)".

"Subito zona rossa"

Anche l'Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Cuneo si unisce all'appello lanciato ieri, giovedì 11 marzo 2021, dall'Ordine dei Medici del Piemonte. Tramite le parole del presidente dell'ordine cuneese e responsabile dell'emergenza Covid per l'AslCn1, Giuseppe Guerra, il fronte degli operatori sanitari della Granda chiede con forza l'istituzione immediata della zona rossa:

"L’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Cuneo, consapevole dell’evoluzione, specie nella nostra Provincia, dell’epidemia da Covid e della crescente difficoltà per gli Operatori, per i Servizi e per le Strutture sanitarie ad erogare l’assistenza ai cittadini e della crescente difficoltà per i pazienti con varie patologie ad accedere alle cure, esprime con forza, associandosi all’appello di altri Ordini, l’esigenza da parte delle Autorità di provvedimenti immediati atti a contrastare la critica situazione (istituzione della zona rossa). Ai cittadini l’Ordine rivolge l’appello all’uso appropriato delle mascherine, l’attenzione al distanziamento fisico ed all'igiene delle mani: dolorosamente stiamo imparando come disattenderle sia di danno per tutti".

In linea con l'Ordine dei Medici del Piemonte

Come riporta "Prima Torino", la posizione dell’Ordine dei Medici sulla situazione contagi in Piemonte è netta: “Zona rossa immediatamente”.

“L’incidenza di persone positive in Piemonte, che al 7 marzo era di 277 ogni 100.000 abitanti, potrebbe raddoppiare entro le prossime due settimane a parità di condizioni”.

Cosi il presidente dell’Ordine dei Medici di Torino, Guido Giustetto, che chiede di istituire immediatamente il lockdown duro per tutta la regione. Sotto accusa, per il presidente dei medici piemontesi, il fato che si prendano decisioni su dati obsoleti risalenti a giorni prima. In questa fase, infatti, i numeri evolvono rapidamente ed è impensabile agire sulla scorta di dati relativi magari a quattro-cinque giorni prima.

Dati di troppi giorni fa

Sempre Giustetto:

È demenziale che il Governo assuma decisioni sulla base di rilevazioni risalenti anche a dieci giorni prima, utilizzando un sistema farraginoso che non tiene conto di tutti i numeri già a disposizione e delle proiezioni possibili. Intervenire quando la situazione è ormai fuori controllo non serve”.

Quindi si fa strada ancor di più l’ipotesi di  una stretta nei comportamenti e un aumento dei controlli: proprio quello che la gente non vorrebbe… Tuttavia alcuni esperti sostengono che un sacrificio anche sopportabile (una settimana o due al massimo) di restrizione totale unitamente alle vaccinazioni ormai avviate potrebbe risolvere una volta per tutte il problema dei contagi. L’Ordine dei Medici chiede subito la zona rossa per tutta la regione, quindi, senza se e senza ma.

 

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