Cucina italiana

Guida Michelin 2021: tante conferme per i ristoranti di Langhe e Roero

Il 32enne Pasquale Laera, chef di "Borgo Sant'Anna" di Monforte d'Alba, è la nuova Stella Michelin delle colline di Langhe e Roero. Per lui una conferma dopo quella ricevuta nel 2014 con il ristorante "La Rei".

Guida Michelin 2021: tante conferme per i ristoranti di Langhe e Roero
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Il 32enne Pasquale Laera, chef di "Borgo Sant'Anna" di Monforte d'Alba, aperto nel settembre 2019 col socio e maître Fabio Mirici Cappa, è la nuova stella delle colline di Langhe e Roero a brillare nella Guida Michelin 2021. Tante poi le conferme per i ristoranti del territorio, a partire dallo chef Enrico Crippa col suo "Piazza Duomo" di Alba.

Guida Michelin 2021: stella Michelin per il "Borgo Sant'Anna"

Una nuova stella brilla all'interno della Guida Michelin 2021 per il territorio  di Langhe e Roero. E' lo chef Pasquale Laera del ristorante "Borgo Sant'Anna" di Monforte d'Alba, aperto nel settembre 2019 insieme al socio e maître Fabio Mirici Cappa. Pugliese per nascita e piemontese d’adozione, Laera dopo essere stato nella cucina del maestro Antonino Cannavacciuolo a Villa Crespi, era arrivato in Langa al "Boscareto Resort", ricevendo la stella nel 2014 con il ristorante "La Rei". Durante questo complicato 2020, anno difficile anche per il mondo della ristorazione, lo chef 32enne è riuscito a ri-ottenere una stella Michelin grazie alla nuova location di Monforte. La sua cucina celebra l’incontro tra Nord e Sud, tra i profumi del mare e i sapori delle Langhe, in un luogo che è da sempre crocevia di contaminazioni.

Tante le conferme

Più che confermate anche le due stelle del territorio, quella che da anni fa bella mostra di sé nella bacheca dello chef Renzo Vivalda ("Antica Corona Reale" di Cervere) e quella che solo lo scorso anno Michelangelo Mammoliti si è guadagnato tra i fornelli de "La Madernassa" di Guarene. Ai loro fianco, uno stuolo di locali che, quelli con una stella, se non una deviazione, una visita la valgono certamente. Due sono ad Alba: la "Locanda del Pilone" e "Larossa". Poi "Damiano Nigro" a Benevello, "All'Enoteca" di Canale, "Da Francesco" a Cherasco, "21.9" a Piobesi d’Alba, "Il Centro" a Priocca, "Il Ristorante di Guido da Costigliole" a Santo Stefano Belbo, "Guido" (Tenuta Fontanafredda) e "La Rei" a Serralunga d'Alba, "La Ciau del Tornavento" a Treiso, "Massimo Camia" e "Osteria dell'Arborina" a La Morra e il ristorante "Fre" di località San Sebastiano a Monforte d’Alba, che col suo chef Bruno Melati rappresentò la nuova entrata dello scorso anno.

Il pluripremiato Enrico Crippa

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Tra tutte le stelle della Guida Michelin, la più splendente del territorio delle Langhe è quella del pluripremiato Enrico Crippa, che col suo "Piazza Duomo" di Alba resta ben saldo quale unico nome piemontese nell’olimpo delle undici tavole che, per dirla con gli esperti della rossa, "valgono una deviazione".

Diplomato presso l’Istituto Alberghiero di Monte Olimpino di Como, la prima esperienza nel campo della ristorazione avviene a sedici anni, nel ristorante milanese Gualtieri Marchesi. Da qui prende avvio la sua carriera di chef, che lo porterà a girare il mondo e a scoprirne le sue ricette, partendo dalla Francia, alla Spagna fino ad arrivare in Giappone. L’incontro che gli cambia la vita avviene nel 2003, con la famiglia Cerretto, che un paio di anni più tardi gli permette di realizzare il suo sogno, aprendo il ristorante Piazza Duomo, ad Alba. Ancora oggi, insieme al suo staff, lavora come capo cuoco nell’esercizio in provincia di Cuneo, e ha già collezionato due stelle Michelin in pochi anni. Insomma, un talento che non passa inosservato, nemmeno per i critici gastronomici di livello mondiale.

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