CUNEO E PROVINCIA

Disordini nel carcere di Alba, i sindacati: "Chiediamo un intervento immediato della politica"

Donato Capece, segretario generale del SAPPE: “Cambiano governi, Ministri della Giustizia e Capi del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, ma non cambia l’indifferenza verso le violenze"

Disordini nel carcere di Alba, i sindacati: "Chiediamo un intervento immediato della politica"
Pubblicato:

Ancora aggressioni nelle carcere italiane e in particolare quelle piemontesi. Nella serata di ieri, 27 gennaio 2023, tre internati si sono aggrediti all'interno del carcere di Alba, comune in provincia di Cuneo. Quest'ultimo caso ha di nuovo scatenato l'ira del sindacato.

Vicente Santilli, segretario regionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE:

"Ieri sera, verso le 18, tre internati (due italiani e un tunisino) si sono azzuffati tra loro. Prontamente intervenuto, il personale di Polizia Penitenziaria ha riportato la calma. Due ore dopo, quando è stato il momento di chiudere le celle, alcuni detenuti si sono rifiutati di rientrare in cella con l'intento di andare a colpire il medesimo ristretto tunisino. Sono subito intervenuti gli agenti che, con il comandante di reparto, sono riusciti ad evitare il pestaggio, ma nelle fasi più concitate dell'evento critico il comandante è stato fortemente strattonato. La situazione è insostenibile e al comandante contuso va la mia solidarietà e l’augurio di una pronta guarigione”.

«Da mesi le organizzazioni sindacali della Polizia penitenziaria rappresentato la grave situazione vissuta in quel luogo di lavoro», scrivono in una nota unitaria Sinappe, Osapp, Uil Pp, Fns Cisl e Fp Cgil. «Le risse sono quotidiane. Il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, dopo la chiusura degli ospedali psichiatrico-giudiziari, ha dovuto cercare luoghi ove inserire questi internati, dei quali molti affetti da problemi psichici e quindi ingestibili in delle sezioni ordinarie di un carcere, come è quello di Alba, che tra l’altro è parzialmente chiuso da diversi anni per ristrutturazioni che durano in “eterno”».

Donato Capece, segretario generale del SAPPE:

“Cambiano governi, Ministri della Giustizia e Capi del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, ma non cambia l’indifferenza verso le violenze che quotidianamente subisce la Polizia Penitenziaria: aggressioni, colluttazioni, ferimenti contro il personale, così come le risse ed i tentati suicidi, sono purtroppo all’ordine del giorno. Ma sembra che a nessuno freghi nulla. Importante e urgente è invece prevedere un nuovo modello custodiale. Servono interventi urgenti e strutturali che restituiscano la giusta legalità al circuito penitenziario intervenendo in primis sul regime custodiale aperto. La Polizia Penitenziaria è veramente stanca di subire quotidianamente gratuite violenze per l'incapacità di una Amministrazione che non riesce ad intercedere ai livelli politici competenti, anch'essi sicuramente non esenti da gravi responsabilità”.

«Chiediamo un intervento immediato della politica, del Sottosegretario Andrea Delmastro Delle Vedove e del ministro della giustizia Carlo Nordio – chiedono i sindacati Sinappe, Osapp, Uil Pp, Fns Cisl e Fp Cgil – affinché si occupino di tutte le carceri italiani per risolvere i problemi che da anni denunciamo e che rimangano irrisolti poiché affliggono i comuni cittadini come lo sono anche gli agenti del corpo di Polizia penitenziaria, che subiscono tutti i giorni gli assalti dei criminali. A tutti i colleghi va tutta la nostra più sentita solidarietà e vicinanza, compreso il Comandante di Alba».

Seguici sui nostri canali