Delitto di Barge, arrestato un quarantenne

Ha ora un nome il presunto omicida di Anna Piccato.

Delitto di Barge, arrestato un quarantenne
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A una settimana esatta dell'efferato delitto avvenuto nel comune Barge (Cn) è stato arrestato un uomo, ha ora un nome il presunto omicida di Anna Piccato, la 70enne, brutalmente assassinata nei Giardini di Annonay  nel giorno di mercoledì 23 gennaio 2019, vicino a una chiesetta del paese, poco distante dall'abitazione della donna.

Convalidato l'arresto

Emerge solo ora che i carabinieri del Nucleo investigativo e della Compagnia di Saluzzo, la cui indagine (diretta dalla Procura di Cuneo, dal procuratore capo Onelio Dodero e dal pm Alberto Braghin) hanno fermato un uomo di 40 anni, B. D. E., abitante di Barge, con precedenti contro il patrimonio. Il sospettato è stato portato in caserma e interrogato: non avrebbe confessato. Il giudice ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere a Cuneo, dove rimane tuttora.

Sulle indagini per giorni vi è stato il più stretto riserbo, ma già a partire dal pomeriggio del giorno stesso dell’omicidio, gli inquirenti avevano una pista precisa da seguire che si fonderebbe su alibi e dichiarazioni dell’uomo ripetutamente smentiti dai riscontri e risultati non veritieri.

Probabilmente un “agguato” per questioni di denaro

Una sorta di “agguato”, probabilmente per questioni di denaro. Il delitto potrebbe essere stato frutto di un gesto premeditato. Un’aggressione finita tragicamente probabilmente per questioni di denaro. La vittima conosceva il suo assassino infatti i due si conoscevano, anche se non avrebbero avuto rapporti di stretta frequentazione.

Il procuratore Dodero:

"Stiamo continuando le indagini per ricostruire il più precisamente possibile la dinamica del delitto. Il fatto che si sia stata la convalida del giudice ci conferma la validità degli elementi finora acquisiti. Sono molto soddisfatto dell’attività svolta dai carabinieri, che soprattutto nelle prime ore hanno lavorato senza sosta, così come il collega sostituto procuratore Alberto Braghin".

Si cerca l'arma del delitto

Le indagini degli inquirenti non si sono comunque fermate, lo sforzo investigativo è al momento in pieno svolgimento in ogni direzione ed in continuo sviluppo, con la finalità di chiarire tutte le circostanze legate all’omicidio.  L’arma del delitto (un corpo contundente) non è ancora stata trovata.

Gli inquirenti, infatti, devono scoprire il movente del gesto, che al momento non è ancora chiaro. Si ha però una certezza: l’omicidio è avvenuto tra le 6,34 (l’ultima volta in cui un testimone ha riferito di aver visto Anna Piccato in strada) e le 6,45, quando il presunto assassino è stato visto entrare in un bar del paese.

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