Cuneo-Asti, una farsa senza fine. Soluzione rimbalzata a Roma

La Commisiione vuole sapere quale linea varrà seguita dal nostro Governo. Per Cirio a "pagare" è il territorio.

Cuneo-Asti, una farsa senza fine. Soluzione rimbalzata a Roma
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Si aspettava la risposta da Bruxelles e invece, per la Cuneo-Asti, sembra che tutto torni a Roma.

Commedia dell'assurdo

Si continua a giocare sulla pelle di cittadini e imprenditori piemontesi che, da anni, attendono la soluzione al rebus viabilistico. Nove chilometri di strada che stanno diventando un incubo ma che, per tentare di rendere meno grave i fatti, possiamo "ospitarli" nel territorio della farsa. Da Alba a Cherasco, questo il tratto mancante, la costruzione è un  miraggio,  È questo, in sintesi, l’esito della trasferta all'Unione europea effettuata ieri dal governatore del Piemonte, Alberto Cirio e dal sindaco di Alba, Carlo Bo.

Due dossier sul tavolo

I dossier sulla strada sono in realtà due, uno di Delrio e l'altro di Toninelli. Il cambio di governo italiano delle ultime settimane non ha giovato per far avanzare il progetto. Sul dossier di Toninelli non servirebbe un'autorizzazione giuridica preventiva della Commissione. La Commissione però vuole avere certezze dall'attuale ministro Paola De Micheli su quale strada voglia seguire l'esecutivo attuale.

Cirio: "E il territorio paga"

Il Governo questa volta deve decidere in fretta dice Cirio: "Tutto è fermo e quelle che rischiano di apparire all’Europa come sterili gelosie politiche, con il Pd attaccato alla soluzione Delrio e il M5S a quella Toninelli, tengono in scacco la decisione. E a pagare lo stallo è un territorio che aspetta da più di 30 anni questa autostrada».

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