Coppia di nomadi truffa gli anziani ma finisce in trappola

A Paesana e Barge avevano messo a segno tre colpi con finti controlli sulle banconote della pensione.

Coppia di nomadi truffa gli anziani ma finisce in trappola
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Deferiti in stato di libertà dai Carabinieri della Compagnia di Saluzzo un uomo e una donna, entrambi nomadi sinti,  ritenuti responsabili di due truffe ai danni di tre anziani di Barge e Paesana.

Finti addetti delle Poste

Ieri gioved' 26 settembre 2019 un’anziana di  Paesana ha telefonato al numero di emergenza 112 segnalando di essere stata truffata da una donna di mezza età, presentatasi poco prima presso la sua abitazione come dipendente dell'ufficio postale.  Al termine del raggiro, fruttato  circa 300 euro, la donna si dileguava a bordo di un'auto. Stess richiesta di intervento è arrivata subito dopo da un’altra persona anziana, residente in una frazione di Paesana. Identica la dinamica ma conclusione diversa per i truffatori, in quando la malcapitata non aveva denaro in casa.

Colpo da 4mila euro a Barge

Il copione era ormai ampiamente collaudato tanto da poter andare a colpo sicuro. Questa volta, vittima un anziano di 90 anni di Barge, che chiamava i carabinieri dopo essere stato derubato di 4mila euro. Anche in questo caso gli autori della truffa erano fuggiti a bordo di un’utilitaria grigia.

Posti di controllo

Diramate le ricerche  ed organizzati i posti di controllo lungo le principali strade della zona con diverse pattuglie delle Stazioni limitrofe e del Nucleo Operativo e Radiomobile, i due malviventi finivano in trappola a Revello, al confine con la provincia Torino. I due, una coppia di coniugi, nomadi sinti abitanti nel pinerolese, avevano già un ricco curriculum criminale, specialmente ai ai danni di anziani.

Come agivano

La dinamica delle loro azioni era un meccanismo ben oliato. L’uomo attendeva in auto a breve distanza dalle abitazioni, la donna si presentava a casa degli anziani dichiarando di essere un’incaricata dell’ufficio postale del paese e cercando di carpire la fiducia della vittima prescelta informandola di un aumento della pensione, per ricevere il quale era però necessario verificare la validità di tutte le banconote in suo possesso, per sostituire quelle  “fuori corso”, ovviamente nell'interesse della pensionata. Allettata dalla prospettiva di una pensione maggiorata e rassicurata dalla falsa incaricata delle poste, la vittima recuperava il denaro custodito in casa consegnandolo alla donna, che una volta in possesso delle banconote invitava la persona ad esibire un documento di riconoscimento, per il perfezionamento delle operazioni. Approfittando quindi della momentanea assenza della vittima, la donna si dileguava rapidamente con il bottino in compagnia del complice.

Denunce e fogli di via

I due sono stati pertanto denunciati all’autorità giudiziaria per il reato di truffa pluriaggravata. Nei loro confronti è stato anche emesso dal Questore di Cuneo un “foglio di via obbligatorio” con contestuale “divieto di ritorno” per tre anni nei comuni di Barge e Paesana.

 

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