Con Renato Salvetti se ne va una parte della memoria degli orrori nazisti
Novantacinquenne aveva dedicato parte della vita a far conoscere la sua esperienza.
Dogliani perde uno degli ultimi testimoni della guerra e delle deportazioni nei campi di concentramento.
Ventenne finì a Mauthausen
Quella di Renato Salvetti, 95 anni, era una delle voci, sempre più rare per motivi anagrafici, della diffusione della memoria di un passato cupo. Non ancora ventenne era stato deportato a Mauthausen e da allora, dell'essersi salvato e della possibilità di rimanere una voce viva di testimonianza, aveva fatto lo scopo della sua vita.
Il dovere di ricordare
Per lui, partigiano doc, il dovere di ricordare era un punto fermo. E sono in tanti, nelle scuole del territorio, ad aver conosciuto quei periodi storici grazie alla sua testimonianza. Tenere lontano le nuove generazioni da quegli orrori semplicemente raccontandoli con la sua voce era un punto d'orgoglio per lui.
L'addio della comunità
E' mancato questa mattina martedì 24 settembre 2019. Avrebbe compiuto i 95 anni il prossimo 6 novembre. Fino a pochi anni fa aveva incontrato i ragazzi nelle scuole.