Carcere di Alba, il Governo annuncia nuovi fondi e l'assunzione di altre 1000 unità
Nelle 13 carceri piemontesi, solo 5 hanno il direttore e comandante e altre (compresa Torino) sono scoperte
Il carcere di Alba chiuso dal 2016 per casi di legionella ospita oggi 30 internati prevalentemente con problemi psichici e tre detenuti in semi-libertà. In una struttura che non garantisce adeguati supporti sanitari, continue le aggressioni al personale, l'ultima pochi giorni fa come denunciato dai sindacati. Porta la sua solidarietà del Governo il sottosegretario Andrea del Mastro con una delegazione di Fratelli d'Italia, la parlamentare Ciaburro, il capogruppo in regione Bongiovanni.
Il Governo oltre alle assunzioni trova i fondi per altre 1000 unità di personale penitenziario, un piano di edilizia per 84 milioni e affronta la questione sovraffollamenti:
"Sul sovraffolamento vogliamo lavorare sui detenuti stranieri perchè scontino la pena erogata dallo Stato italiano nei paesi di provenienza. - fa sapere il sottosegretario alla TGR Piemonte - Il sovraffollamento si risolve con l'esecuzioni delle pene nei paesi di provenienza magari con l'attenzione ai tossico dipendente che può usufruire di comunità protette fuori dal territorio ma non con provvedimenti svuota carceri".
Pe il sindaco di Alba, Carlo Bo, l'occasione di sottolineare l'impoverimento del territorio:
"Da dieci anni abbiamo perso tantissimi servizi, come il tribunale, la guardia di finanza, il carcere è chiuso, l'autostrada deve essere terminata. Il nostro territorio è stufo di essere bistrattato".
Nelle 13 carceri piemontesi, solo 5 hanno il direttore e comandante e altre (compresa Torino) sono scoperte.