Busta sospetta alla Lavazza: è tentata estorsione

La Procura ha aperto un'inchiesta.

Busta sospetta alla Lavazza: è tentata estorsione
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La busta sospetta che è stata inviata alla Lavazza di Torino lo scorso venerdì 5 aprile ha fatto si che la Procura di Torino aprisse un’inchiesta per tentata estorsione.

Busta sospetta

La procura di Torino ha aperto un fascicolo per la busta contenente della polvere sospetta recapitata venerdì 5 aprile 2019 alla Lavazza. Si ipotizza infatti il reato di tentata estorsione.

Le altre buste

Buste simili sono state inviate anche nello stabilimento della Vergnano e della Ferrero.  Si tratta di buste spedite dal Belgio, con all’interno un messaggio scritto in lingua inglese:  “Dateci  i soldi oppure avveleneremo i vostri prodotti”. Son quindi subito iniziati gli accertamenti da parte della Digos.

Al momento, secondo quanto si apprende, i magistrati torinesi non collegano l'episodio ai pacchi esplosivi indirizzati alla sindaca Chiara Appendino e a un consigliere di circoscrizione della Lega, Alessandro Sciretti.

 

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