le indagini

Blitz della Polizia postale: sgominata rete pedopornografica

Il blitz ha riguardato molte regioni.

Blitz della Polizia postale: sgominata rete pedopornografica
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Sgominata una rete pedopornografica che su una nota piattaforma di messaggistica scambiava materiale pornografico realizzato utilizzando minori di  18 anni.

Rete pedopornografica, sgominata banda

Oltre 200 investigatori del Centro Nazionale di Contrasto alla Pedopornografia Online e del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Torino hanno condotto una complessa operazione di contrasto alla pedopornografia online, che ha portato allesecuzione di 50 decreti di perquisizione, arresti e ad indagare altrettanti soggetti,  di cui alcuni con precedenti specifici, responsabili di detenzione, diffusione ed in alcuni casi, di produzione di materiale pedopornografico.

Gli arresti

Per 3 di questi indagati sono scattate le manette in quanto sono stati trovati in possesso di ingenti quantitativi di materiale pornografico avente ad oggetto minori. Sequestrati migliaia di files.

Le delicate indagini

L´attività, diretta dalla Procura di Torino e coordinata dal Centro Nazionale di Contrasto alla Pedopornografia Online del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma ha coinvolto tutto il territorio nazionale impegnando nelle operazioni di perquisizione 15 Compartimenti e 24 Sezioni.
L´indagine è il frutto di una proficua sinergica collaborazione di tipo internazionale con il National Child Exploitation Coordination Center (NCECC) canadese che ha consentito di riscontrare tra gli utenti di una nota piattaforma di messaggistica istantanea comportamenti in violazione delle regole del portale integranti i reati di detenzione e diffusione di materiale pedopornografico.

Il materiale recuperato

Il materiale illegale è risultato essere molto diversificato passando da foto che rappresentavano scene di nudo ad altre aventi contenuti raccapriccianti, ritraenti vere e proprie violenze sessuali dove le vittime erano spesso neonati; in alcuni casi si è riscontrata la presenza di materiale autoprodotto in ambito familiare.
In alcune immagini venivano coinvolti animali e adottate pratiche di sadismo, cosa che ha permesso di creare una vera e propria profilazione dei criminali in base ai gusti espressi ed alle modalità di interazione in rete.

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