Apertura dei cantieri

Autostrada Asti-Cuneo, il ministro De Micheli ha firmato il decreto interministeriale

Il completamento dell'A33 potrà procedere spedito dopo la controfirma da parte del ministro dell'Economia.

Autostrada Asti-Cuneo, il ministro De Micheli ha firmato il decreto interministeriale
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Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli ha firmato il decreto interministeriale per il completamente dell'autostrada Asti-Cuneo. Ieri, lunedì 2 novembre 2020, sono stati diversi i temi toccati durante il vertice in videoconferenza tra il ministro De Micheli, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore regionale ai Trasporti e Opere pubbliche Marco Gabusi e i rappresentanti istituzionali dei territori.

Il ministro De Micheli ha firmato il decreto interministeriale

Per quanto concerne l’A33, autostrada Asti-Cuneo, il ministro De Micheli ha garantito la firma del decreto interministeriale, che sarà controfirmato dal ministro dell’Economia, per completare tutta la parte autorizzativa per l’apertura del cantiere ed ha sottolineato la richiesta molto forte dei parlamentari di poter seguire i tempi autorizzativi delle opere connesse alla realizzazione dell’autostrada:

"Per questo abbiamo previsto per la definizione più puntuale, sia delle opere connesse alla realizzazione dell’autostrada, sia dei tempi del cantiere, una metodologia già utilizzata: chiederemo ai Prefetti di convocare dei tavoli alla presenza del concessionario, delle istituzioni regionali e comunali per poter valutare l’impatto delle attività".

Nel corso dell’incontro è emersa la richiesta per l’accesso gratuito agli ospedali di Alba e Bra dall’autostrada:

"Su questo - ha specificato De Micheli - occorre fare ancora un approfondimento quando avremo definito i dettagli di pedaggiamento e avviare il dialogo con il concessionario con l’obiettivo di rispondere positivamente".

L'intervento del governatore Cirio

Il presidente Alberto Cirio ha rassicurato il ministro sulle reazioni del territorio all'apertura dei lavori:

"Sono disagi che il territorio sopporterà volentieri, perché da 30 anni soffriamo quelli dovuti alla mancanza della strada e nei decenni passati non si è visto aprire nessun cantiere. Sono convinto che quando i cittadini li vedranno partire avranno un’iniezione di fiducia".

Cirio ha anche sostenuto l’importanza dell’accordo con la società Asti-Cuneo per non pagare il pedaggio per raggiungere il nuovo ospedale di Verduno, considerato “principio fondamentale per tutto il territorio di Alba, Bra, Langhe e Roero”. Ha inoltre rimarcato che rimane aperto il tema delle opere di accompagnamento.

"La conferenza dei servizi che definirà il secondo lotto dovrà pronunciarsi sull’attualità di interventi definiti una decina di anni fa, e magari rimodularli in base alle esigenze che si sono nel frattempo manifestate".

 

 

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