CUNEO E PROVINCIA

Atti vandalici sul monte Enciastraia, ad Argentera: spezzata la croce in ricordo del giovane Enrico Marrale

Il sindaco Ciaburro: “Sono indignata per questa totale mancanza di rispetto ed educazione, verso un simbolo sacro in montagna. Questi vandali dovrebbero vergognarsi”

Atti vandalici sul monte Enciastraia, ad Argentera: spezzata la croce in ricordo del giovane Enrico Marrale
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“La maleducazione, gli atti vandalici, la mancanza di rispetto sono sempre da condannare, a maggior ragione quando a farne le spese è una croce, simbolo cristiano, posta in ricordo di un giovane escursionista deceduto. Sono davvero indignata, pensando ancor più che questo atto vandalico è stato fatto in montagna, luogo di pace e benessere per antonomasia”.

Con queste parole l’onorevole di Fratelli d’Italia e sindaco di Argentera, ci danna in maniera
categorica l’atto vandalico accaduto alcuni giorni fa sulla cima del Monte Enciastraia, dove diciotto anni fa la famiglia di Enrico Marrale aveva eretto in suo ricordo una croce.

“La croce - prosegue Ciaburro - era stata posizionata con l’autorizzazione del Comune di Argentera e so che i familiari, in modo particolare la sorella, se ne è sempre presa cura, mantenendola in ordine”.

Amici e familiari più volte l’anno facevano visita alla cima per un saluto, una preghiera, un ricordo al loro caro. Per tutti loro era, come hanno spiegato:

“Un bel modo per ricordare Enrico, amante di quella montagna. Era di conforto per tutti noi sapere che, dall'alto dell'Enciastraia, qualcuno ci stesse proteggendo”.

Croce spezzata

Purtroppo però durante l’ultima escursione, si è verificata una brutta sorpresa che ha lanciato l’amaro in bocca: la croce è stata spezzata, vittima di atti vandalici che hanno rovinato anche la piccola struttura del Cuore Immacolato di Cuneo contenente la madonnina. È stata infatti distrutta la cassetta contenente il diario di vetta, scomparso lo stesso diario e la madonnina. Delusi ed amareggiati, la famiglia, visti i danni, sono saliti sulla cima cercando invano per ore il resto della croce.

“Abbiamo solo ritrovato nel ripido pendio - spiegano - le piccole corone del rosario che avvolgevano la croce, segno che chi ha voluto rimuovere questi oggetti li ha poi gettati dalla montagna. Un gesto davvero cattivo e incomprensibile”.

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