Attentato Nizza, al via il processo in cui morì una donna cuneese
Le otto persone imputate sono accusate di associazione terroristica di matrice islamica e traffico di armi.
E' iniziato ieri, 5 settembre 2022, a Parigi il processo riguardo la strage del 14 luglio del 2016 sul lungomare di Nizza. Quel giorno un lupo solitario dell'Isis si lanciò con un camion di grosse dimensioni sulla folla presente, uccidendo 86 persone, di cui 6 italiane. Di queste una donna residente nel Cuneese.
Chi era la donna piemontese
Si chiamava Carla Gaveglio e stava camminando con la figlia più piccola di 14 anni sul lungomare della città francese, quando fu travolta dal camion. Avevano deciso di passare alcuni giorni di vacanza sulla costa azzurra ma, per un segno del destino, la sua vita si è fermata nel giorno della festa nazionale di Francia.
La donna riuscì, con il proprio corpo, a fare da scudo alla figlia evitandole anche a lei la morte certa. Per giorni il marito la cercò invano negli ospedali francesi ma poi arrivò la tragica notizia che la moglie non era riuscita a sopravvivere.
I funerali si tennero a Piasco, nel Cuneese, dove Carla viveva con il marito e le due figlie e svolgeva le sue attività nel mondo del sociale.
Tanti i feriti
Ci vollero giorni per identificare le vittime di quella strage che terrorizzò la Francia e l'Europa intera. Il piano fu rivendicato dall'Isis attraverso le pagine social e altri canali.
Nel processo ci sono ben 8 imputati che dovranno rispondere di fronte alla legge francese di associazione terroristica di matrice islamica e traffico di armi.