Amputata la mano sullo scuolabus a un bambino di sei anni, chiesto il risarcimento

Era successo nel 2016 a Bra. Imputati sono l'autista e il responsabile della sicurezza.

Amputata la mano sullo scuolabus a un bambino di sei anni, chiesto il risarcimento
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Un bambino di 6 anni aveva perso una mano a causa di un incidente allo scuolabus. La vicenda è arrivata  processo.

Quando era successo

La vicenda è del 28 ottobre 2016 avvenuta in frazione Riva di Bra. Il  bambino stava viaggiando a bordo dello scuolabus su un mezzo della Sac Srl di Bra, che effettuava il servizio per conto del Comune. Invece di essere seduto regolarmente al proprio posto l'alunno era in piedi e aveva infilato la mano destra nella fessura della porta posteriore del mezzo che aveva una chiusura pare difettosa.

Cosa era successo

Per un probabile errore di manovra durante una fermata, l'autista aveva urtato il muro di un'abitazione. Nell'urto il bambino aveva subito lo schacciamento dell'arto, che i sanitari non sono riusciti a reimpiantare, data la gravità delle ferite riportate.

Gli imputati

Davanti ai giudici si sono trovati imputati l'autista del mezzo S.D. e il responsabile della sicurezza G.B. della ditta autolinee Sac. In un primo momento dopo i fatti la tesi dell'accusa era stata quella della distrazione a causa dell'uso del  cellulare da parte dell'autista. Tesi che era stata però respinta.

Ruolo dell'assicurazione

I genitori del bambino, costituitisi parte civile, avevano chiesto di citare in giudizio la compagnia di assicurazione degli imputati. Questa istanza è stata accolta dal giudice e nel processo è quindi entrata anche la compagnia Itas Mutua di Trento. Compagnia che avrebbe contattato i familiari del piccolo solo alcuni giorni prima dell'udienza.

Risarcimento congruo

I difensori dei due imputati hanno espresso l’intenzione di chiedere per i loro assistiti il ricorso alla "messa alla prova", modalità mediante la quale è possibile pervenire a una pronuncia di proscioglimento per estinzione del reato. Vista la gravità del danno subito,  il pubblico ministero Francesca Dentis ha però subordinato il proprio assenso in seguito a un congruo risarcimento da parte della compagnia di assicurazione. L'udienza è stata aggiornata al prossimo 20 gennaio 2020.

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