Abet laminati annuncia 112 licenziamenti
Agitazione all’Abet di Bra, lavoratori e i rappresentanti sindacali protestano.
Nella giornata di lunedì 21 gennaio 2019 l’azienda Abet laminati, con sede in Viale Industria n. 21, Bra (CN) principale realtà occupazionale della città con circa 600 dipendenti, ha convocato i sindacati per comunicare che, a seguito di una ristrutturazione e riorganizzazione aziendale, ha deciso di aprire una procedura di licenziamento collettivo per un totale di 112 dipendenti.
L'intervento dei Sindacati
Le rappresentanze sindacali comunicano con quanto segue:
«I reparti spedizioni, magazzini materie prime, magazzini scorte e velatrici verranno esternalizzati e verranno chiuse le filiali di Roma e Reggio Emilia. Negli altri reparti e mansioni sono stati dichiarati esuberi. La Rsu Cgil, Cisl e Uil ha proclamato il blocco immediato di tutti gli straordinari»
Abet laminati vanta due siti produttivi a Bra, 6 filiali commerciali in Italia e 13 consociate estere nei principali mercati di sbocco commerciale (Francia, Germania, Olanda, Belgio, Regno Unito, Russia, Svizzera, Spagna, Polonia, Usa, Canada, Cina, Australia). In totale il gruppo Abet impiega circa mille persone, produce oltre 21 milioni di mq/anno di laminato plastico, consolidando un fatturato di circa 190 milioni di euro.
Il futuro di Abet laminati
Spiega la proprietà dell’Abet:
«Nonostante i successi ottenuti, l’accresciuta competitività internazionale e la presenza di nuovi concorrenti operanti in Paesi a basso costo produttivo, rendono necessaria una riorganizzazione e una riduzione dei costi aziendali per sostenere il rilancio. Per questo motivo è stato oggi presentato un piano di diminuzione dell’organico aziendale tramite l’apertura di una procedura di mobilità. Questo intervento si accompagna a un ambizioso progetto di investimenti (già in corso) per garantire il successo della Abet laminati nei prossimi anni. In particolare l’azienda è impegnata nella costruzione di un nuovo capannone industriale a Bra per ospitare una nuova linea di produzione ad altissima capacità (pressa e impregnatrice fenolica); nella creazione di un nuovo reparto per la stampa digitale; nel rafforzamento di alcune consociate estere (in particolare Usa, Germania e Cina). L’azienda si dichiara fin d’ora disponibile ad attivare tutti gli strumenti necessari per limitare gli effetti della riorganizzazione, riducendone i disagi conseguenti»
Sono 112 i dipendenti coinvolti nel licenziamento
Di questi, circa la metà (tra i 50 e i 60 dipendenti), sono legati alla logistica su cui è in corso da parte di Abet una trattativa di terziarizzazione che prevederebbe l'intero passaggio dei dipendenti alla nuova società.
l'A.D. del gruppo Abet è stato convocato dal primo cittadino di Bra Bruna Sibille per domani, mercoledì 23 gennaio. L'incontro tra le parti sindacali e l'azienda dovrebbe avvenire entro la fine di questa settimana.
Così si è espressa la Giunta:
“Prendiamo atto, con stupore e grande preoccupazione, della grave decisione che la direzione dell’Abet ha comunicato ieri annunciando la decisione di volere procedere al licenziamento di oltre 100 lavoratori (di tutti i reparti) e di voler esternalizzare alcune fasi del processo produttivo. Pur nel rispetto delle relazioni industriali e del confronto fra impresa e lavoratori che auspichiamo si apra al più presto, fin d’ora ci schieriamo con nettezza a fianco dei lavoratori. Facendoci interpreti della volontà e degli interessi della comunità braidese – dichiarano il Sindaco Bruna Sibille e la Giunta comunale – richiamiamo la proprietà al senso di responsabilità verso i lavoratori che, con la loro fatica e la loro intelligenza, hanno consentito all’Abet di affermarsi sul mercato mondiale. Per questa ragione auspichiamo che non un posto di lavoro vada perduto, anche grazie agli investimenti già in programma”