Violenta grandinata nel Cuneese: campi coltivati devastati e danni ingenti in molte località
Nella giornata di oggi, i funzionari dell’Assessorato regionale all’Agricoltura effettueranno un sopralluogo per valutare i danni e le procedure da attivare a fronte di calamità naturali
Nella giornata di ieri, 6 luglio 2023, un violento acquazzone si è abbattuto nel Cuneese ma ha interessato anche il Torinese.
La pioggia è caduta copiosa per circa 30 minuti con forti raffiche di vento e grandine grossa come ciliege su Cisterna d’Asti, San Damiano d’Asti, San Giorgio Scarampi, Serole e Roccaverano nell’Astigiano, Montà, Santo Stefano Roero, Moltaldo Roero, Canale, Castellinando d’Alba, Priocca, Vezza d’Alba, Castagnito, Guarene, Piobesi d’Alba, Corneliano d’Alba, Barbaresco, Neive, Alba, Treiso, Mango, Cossano Belbo, Rocchetta Belbo, Trezzo Tinella, Castino, Cortemilia nel Cuneese, e Spigno Monferrato, nell’Alessandrino.
Danni da quantificare
In queste ore si stanno cercando di quantificare i danni soprattutto all'agricoltura. Dai primi riscontri i danni risultano importanti. Una iniziale ricognizione dei tecnici dell’Arpa ha stabilito che risultano colpiti in maniera particolare i comuni di Santena, Poirino e Pralormo, nel Torinese.
Nella giornata di oggi, 7 luglio 2023, i funzionari dell’Assessorato regionale all’Agricoltura effettueranno un sopralluogo per valutare i danni e le procedure da attivare a fronte di calamità naturali ed eventi metereologici di tale portata.
«Ci arrivano segnalazioni di chicchi grandi come palline da tennis e di ingenti danni alle coltivazioni» spiegano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa.
«Ci siamo immediatamente mobilitati: già ieri stasera – aggiunge il presidente Cirio - andrò in alcune delle località colpite per verificare la situazione e domani i nostri funzionari eseguiranno una serie di sopralluoghi per una prima stima dei danni. Abbiamo già attivato tutte le procedure per la richiesta dello stato di calamità perché i danni sono enormi e gli agricoltori dovranno essere risarciti».
L'Arpa Piemonte fa sapere:
"Il Piemonte si trova al limite dell'area di influenza di un promontorio anticiclonico di matrice africana mentre una depressione avente il minimo a nord delle isole britanniche convoglia correnti umide occidentali in quota che causeranno temporali nel pomeriggio odierno e fino alle ore prima dell’alba di domani, grazie al contesto meteorologico caratterizzato da una marcata instabilità e attività convettiva nelle ore diurne.
Le prime celle temporalesche si stanno sviluppando sulla fascia pedemontanaalpina settentrionale e occidentale e sul Monferrato; tenderanno a espandersi e a trasferirsi verso i settori pianeggianti adiacenti dal Cuneese al Verbano e infine a tutta la regione. La presenza di un flusso da nordest nei bassi strati atmosferici rende possibile lo sviluppo di forti temporali anche su collina torinese, Astigiano, Langhe e Monferrato.
Saranno possibili locali nubifragi con forte vento discendente e grandinate. Per la mattinata di oggi è atteso un esaurimento dei fenomeni precipitativi con miglioramento del tempo. Il Centro Funzionale di Arpa Piemonte ha emesso Allerta gialla per temporali nelle zone di pianura e sulla sulla zona collinare tra Torinese, Astigiano e Alessandrino.
Una nuova attività temporalesca è attesa nella notte tra venerdì e sabato e dovrebbe interessare la fascia pedemontana dal Saluzzese alla Valsesia. Da domenica il territorio piemontese dovrebbe essere interessato dall’espansione dall’alta pressione africana, con temperature massime in pianura sui 32-33°C con locali picchi oltre 35°C".
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