CRONACA

Viarigi, 85enne morto di freddo: bloccate le esequie dalla Procura di Asti

Leandro, conosciuto con il nomignolo di “Leo” era uno dei “pilastri” della piccola comunità ed era molto benvoluto.

Viarigi, 85enne morto di freddo: bloccate le esequie dalla Procura di Asti
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Viarigi e i comuni limitrofi tappezzati di manifesti che annunciavano per ieri mattina, lunedì, alle 10,30, i funerali di Leandro Ferraris, 85 anni, storico e conosciutissimo macellaio del paese. Invece nessuna sepoltura.

Bloccate le esequie

Come riporta La Nuova Provincia, la Procura della Repubblica di Asti ha bloccato le esequie, al termine delle quali era prevista la cremazione al Tempio Crematorio di Asti, perché vuole vederci chiaro nella morte di Leandro.
Il sostituto procuratore Laura Deodato, titolare del fascicolo, ha disposto che sul corpo di Leandro fosse eseguita l’autopsia per accertare con scientifica certezza la causa della morte.

Trasporto in ospedale

Leandro, che viveva in una casa piuttosto malandata in centro paese, è giunto al Pronto Soccorso dell’ospedale di Asti in seguito ad un TSO (trattamento sanitario obbligatorio) firmato dal sindaco del paese.
Secondo fonti non ufficiali ma attendibili, l’anziano, all’arrivo all’ospedale, presentava una temperatura corporea molto al di sotto di quella normale, tanto che l’iniziale causa di morte sarebbe stata addebitata all’ipotermia. Che si aggiungerebbe a condizioni generali di denutrizione e disidratazione dell’uomo.

La morte

Per due giorni i medici si sono prodigati per riportare l’anziano a condizioni di salute normali, ma il cuore dell’anziano ha cessato di battere nel letto d’ospedale. Dalla Procura massimo riserbo sulla vicenda che è ancora tutta da indagare e sulla quale stanno raccogliendo informazioni i carabinieri incaricati dal pm Deodato.

Sospetti sulle condizioni di salute

Informazioni che passano anche attraverso la nuova “vetrina” dei social, con i gruppi locali che si sono occupati della morte sospetta dell’ex macellaio.
Le condizioni dell’anziano hanno destato non pochi sospetti su come abbia vissuto i suoi ultimi giorni di vita e l’autopsia potrà già dare delle prime risposte. Solo in seguito a queste si potranno ricercare eventuali responsabilità. In paese, a Viarigi, non si parla d’altro.

Leandro, conosciuto con il nomignolo di “Leo” era uno dei “pilastri” della piccola comunità ed era molto benvoluto. Frequentava gli amici del circolo Don Bosco del paese ed era uno sfegatato tifoso del Toro.

Rimasto vedovo qualche anno fa, lascia un figlio e una figlia.

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