Covid-19

Variante sudafricana, il primo caso piemontese è in provincia di Cuneo

Si tratta di un 50enne del distretto sanitario di Saluzzo che al momento è completamente asintomatico.

Variante sudafricana, il primo caso piemontese è in provincia di Cuneo
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Anche la variante sudafricana del Covid-19 è stata rilevata per la prima volta in un cittadino piemontese. Stando a quanto riportato dall'ultimo aggiornamento della Regione, si tratterebbe di un 50enne del distretto sanitario di Saluzzo che lo scorso gennaio si era sottoposto alla doppia dose del vaccino Pfizer. Il virologo Di Perri:

"Il vaccino protegge contro la malattia, si tratta di infezioni quasi sempre asintomatiche".

Variante sudafricana, primo caso in provincia di Cuneo

Dopo quella inglese, che in Piemonte ha quasi del tutto soppiantato il ceppo originario del Covid-19, anche la variante sudafricana ha fatto la sua comparsa all'interno del territorio piemontese. Stando a quanto riportato dall'ultimo aggiornamento della Regione, si tratterebbe di un cittadino di 50 anni del distretto sanitario di Saluzzo, in provincia di Cuneo, al momento completamente asintomatico. Il 50enne, lo scorso gennaio, si era sottoposto alla doppia dose del vaccino anti-Covid di Pfizer in quanto volontario del sistema di soccorso piemontese. Per motivi di lavoro, si era dovuto sottoporre nei giorni scorsi ad un tampone di screening presso l’Asl To4, la quale, è riuscita ad intercettare dal suo test la variante sudafricana.

"La sorveglianza piemontese che abbiamo attivato - afferma l'assessore regionale alla Ricerca applicata Covid Matteo Marnati - dimostra la nostra capacità ad intercettare le varianti e a contenere il contagio".

Allarme varianti?

"Quello delle varianti - osserva l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi - è uno scenario con il quale purtroppo siamo destinati a convivere e il contagio di persone già vaccinate non può lasciarci indifferenti. Il monitoraggio in Piemonte permette di avere la situazione sotto controllo, mentre con le vaccinazioni combattiamo lo svilupparsi della malattia. La campagna vaccinale rimane fondamentale per vincere la lotta contro il Covid-19".

Il vaccino ci protegge

A questo proposito Giovanni Di Perri, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale Amedeo di Savoia di Torino, ha sottolineato:

"Il vaccino protegge contro la malattia, meno contro l’infezione, ma si tratta di infezioni quasi sempre asintomatiche. In sostanza, in questo specifico caso l’essere stato vaccinato può essere la verosimile causa del fatto che l’infezione è asintomatica. Le infezioni che si presentano nei vaccinati sono di durata più breve rispetto alle infezioni naturali”.

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La variante sudafricana circola a basso titolo in Italia da alcuni mesi e per il momento non ha preso alcuna prevalenza, in quanto quella inglese evidentemente è più contagiosa. Nel caso specifico si tratta di un soggetto già vaccinato con Pfizer, che è noto dare una protezione discreta contro la variante sudafricana, ma anche Moderna e Johnson&Johnson sembrano attivi contro di essa.

 

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