Urologia Savigliano, eseguito primo intervento laparoscopico con fluorescenza
Questa tecnologia avanzatissima ha permesso ai chirurghi di riprodurre un intervento descritto dal solo Dipartimento di Endocrinologia Chirurgica dell’Università di Cleveland negli Stati Uniti.
Delicato intervento chirurgico presso l’Urologia di Savigliano: primo intervento laparoscopico con fluorescenza su massa tumorale surrenalica presso il “SS. Annunziata”. Fondamentale l’utilizzo della nuova colonna video “Rubina” donata dagli “Amici” dell’Ospedale.
Urologia Savigliano, eseguito primo intervento laparoscopico con fluorescenza
Nei giorni scorsi l’équipe di Urologia dell’ospedale “SS. Annunziata” di Savigliano, diretta dal Dott. Pietro Coppola, ha portato a termine un delicato intervento di chirurgia laparoscopica a fluorescenza, grazie al determinante supporto della nuova colonna video “Rubina Stortz 4K3D” donata dall’associazione Amici dell’Ospedale di Savigliano.
Questa tecnologia avanzatissima ha permesso ai chirurghi di riprodurre un intervento laparoscopico con fluorescenza descritto dal solo Dipartimento di Endocrinologia Chirurgica dell’Università di Cleveland negli Stati Uniti. L’intervento è stato condotto dall’urologo Paolo Mondino con la collaborazione dei colleghi Patrizio Polledro, Diego Rosso, Mino Rizzo, degli anestesisti e di tutto il personale della sala operatoria.
“L’importanza di questa colonna video ha permesso, una volta infuso al paziente il verde di indocianina, di evidenziare la piccola massa surrenalica, i suoi limiti anatomici, la vena cava, alla quale la massa era adesa, e la vascolarizzazione della lesione. L’impiego di questa nuova tecnologia consente di ottenere la massima radicalità oncologica, con la rimozione di microsatelliti di tessuto tumorale altrimenti non visibili con le comuni metodiche”, spiega il dottor Mondino.
“Questa visione così ottimale - prosegue lo specialista - ci ha consentito una precisa dissezione laparoscopica senza la necessità di ricorrere alla chirurgia open, che notoriamente porta con sé prolungamento della degenza ospedaliera e maggiori tempi di recupero per il malato. Il paziente è stato dimesso in ottime condizioni generali dopo pochi giorni”.
Il caso clinico in oggetto, uno dei primissimi in Italia risolti con questa tecnica, sarà ora presentato e discusso in ambito specialistico nazionale ed europeo.
L’associazione Amici dell’Ospedale di Savigliano, estremamente sensibile a questo tema, ha ancora una volta fornito un preziosissimo ed essenziale contributo.