Cronaca

Sono 8 le banche cuneesi finite nel mirino del Movimento consumatori

Si stima che questi interessi, applicati solo al 2014 a danno dei correntisti, ammontino a 2 milioni di euro. L’illecito ha riguardato il periodo compreso tra il 2014 e il 2016.

Sono 8 le banche cuneesi finite nel mirino del Movimento consumatori
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Avrebbero infranto il divieto di anatocismo ben 8 banche cuneesi e per questo sono finite nel ricorso in Cassazione del Movimento consumatori.

Ricorso del Movimento consumatori in Cassazione contro 8 banche cuneesi

La Suprema Corte, con sentenza del 30 luglio, ha accolto il ricorso di Movimento Consumatori contro otto banche cuneesi e ha riformato la sentenza della Corte d’Appello di Torino del 26 marzo 2019, affermando che è illegittima e contraria agli interessi collettivi dei consumatori l’applicazione di interessi anatocistici dal 1° gennaio 2014 (data di entrata in vigore del divieto introdotto dalla legge di Stabilità per il 2014).

Ecco quali sono gli istituti interessati

Banco di Credito P. Azzoaglio, Cassa di Risparmio di Fossano, Cassa di Risparmio di Savigliano, BCC di Bene Vagienna, BCC Caraglio, del Cuneese e della Riviera dei Fiori, BCC di Casalgrasso e Sant’Albano Stura, BCC di Pianfei e Rocca de Baldi, Cassa Rurale e Artigiana di Boves, come all’epoca l’intero sistema bancario, nonostante il divieto “in radice” di anatocismo, avevano continuato a “capitalizzare” gli interessi passivi ai danni dei correntisti. Si stima che questi interessi, applicati solo al 2014 a danno dei correntisti, ammontino a 2 milioni di euro. L’illecito ha riguardato il periodo compreso tra il 2014 e il 2016.

 "Un punto fermo sulla vicenda dalla Cassazione", dice Paolo Fiorio

“La Cassazione - afferma Paolo Fiorio, coordinatore del Servizio legale nazionale di Movimento Consumatori - ha messo un punto fermo sulla vicenda e ha riconosciuto l’applicabilità del divieto di anatocismo, nonostante la mancata adozione delle disposizioni di attuazione. L’intero sistema bancario per oltre due anni ha continuato a capitalizzare interessi in maniera illegittima e ha portato la nostra associazione a lanciare la campagna Stop Anatocismo con la quale MC ha ottenuto numerosi provvedimenti inibitori nei confronti di decine tra i principali istituti bancari”.

 Il segretario generale del movimento consumatori: "Siamo rimasti soli"

“Purtroppo - aggiunge Alessandro Mostaccio, segretario generale del movimento consumatori - siamo rimasti soli. Le Autorità competenti, inspiegabilmente per oltre due anni, non hanno dato attuazione al divieto di anatocismo e non sono intervenute per fermare e sanzionare una pratica grave e diffusa in tutto il settore bancario. Un intervento tempestivo avrebbe consentito di interrompere prima e in maniera generalizzata questo illecito”.

 

Per chiedere la restituzione degli interessi anatocistici e per verificare la correttezza dell’operato della propria banca è possibile contattare lo Sportello Consumatori allo 06 948 070 41 o compilare il modulo di contatto dello sportello online.

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