Rete Antiviolenza di Cuneo: impegno concreto nella lotta alla violenza sulle donne
Il numero unico di emergenza 112 si conferma fondamentale: la centrale operativa a Saluzzo gestisce in media tra le 160 e le 170 chiamate per turno

La Rete Antiviolenza di Cuneo, che unisce soggetti pubblici e privati, continua il suo fondamentale lavoro nella lotta contro la violenza di genere sul territorio cuneese.
Rete Antiviolenza di Cuneo
In occasione dell’ultimo incontro del tavolo periodico in Municipio sono stati presentati importanti strumenti e progetti volti a supportare le donne vittime di violenza e a sensibilizzare la comunità sul tema.
Ad aprire i lavori è stata la sindaca di Cuneo, Patrizia Manassero, che ha sottolineato l'importanza di un dialogo collettivo e di un linguaggio comune per affrontare la violenza di genere: "Oggi aggiungiamo un pezzettino al nostro ragionamento di tavolo, un dialogo che passa per l’assunzione di un linguaggio e di un approccio comuni, che ci aiutino a riconoscere la violenza e non sottovalutare mai nessun segnale", ha dichiarato la sindaca.
Uno dei temi centrali della riunione è stato il numero unico di emergenza 112, che si conferma uno strumento fondamentale nella lotta contro la violenza sulle donne. La centrale operativa del 112, situata a Saluzzo, gestisce un volume elevato di chiamate, con gli operatori che ricevono in media tra le 160 e le 170 chiamate per turno.
La difficoltà principale, come evidenziato dal direttore del Numero Unico 112 della Regione Piemonte, Walter Occelli, è riuscire a riconoscere tempestivamente le situazioni di violenza, soprattutto quando l'utente non può parlare liberamente. Per questo motivo, sono stati sviluppati meccanismi, come richieste fuori contesto o segnali ambientali durante le chiamate mute, che possono aiutare gli operatori a identificare la violenza in corso.
Inoltre, la geolocalizzazione delle telefonate è una risorsa fondamentale, permettendo agli operatori di individuare immediatamente la posizione della persona in difficoltà. Il servizio è gratuito e multilingue, con la presenza di 15 interpreti, e sono disponibili due app: "FlagMii" e "WhereAREU", che migliorano la comunicazione in situazioni di emergenza, anche senza bisogno di parlare.
Varie forme di sostegno
Durante l’incontro sono stati anche presentati progetti di supporto a favore delle donne che stanno intraprendendo percorsi di uscita dalla violenza. Tra questi, il sostegno abitativo per le donne vittime di violenza, con un fondo di 51.600 euro destinato al Comune di Cuneo. Questo fondo aiuta le donne segnalate dai centri antiviolenza a ottenere un sostegno economico per il pagamento dell’affitto e a favorire la loro autonomia abitativa.
I centri antiviolenza (CAV) che operano sul territorio cuneese, come il CAV 10/A del Consorzio Socio-assistenziale del Cuneese, il CAV di Ceva e il CAV di Bra, sono punti di riferimento cruciali per le donne che necessitano di supporto, accompagnandole in un percorso di uscita dalla fase emergenziale e di ricostruzione della loro vita.
Questi interventi confermano l’impegno della Rete Antiviolenza di Cuneo nella lotta contro la violenza di genere, promuovendo l’inclusione, la protezione e l’autonomia delle donne, con un’azione coordinata tra le istituzioni e le realtà del territorio.