Protezioni ridotte per i lupi, Preioni e Panza: "Si potrà intervenire in modo più mirato"
L'animale passa dallo stato di "specie strettamente protetta" a "protetta"
La decisione europea sulla riduzione del grado di protezione del lupo nelle aree naturali è stata accolta con grande favore da due esponenti di spicco della Lega in Piemonte come Alberto Preioni e Alessandro Panza.
Ridotte le protezioni per i lupi
La notizia è arrivata nei giorni scorsi, la Convenzione sulla Conservazione della Vita selvatica e degli Habitat Naturali di Berna ha declassato il lupo nella scala dei livelli di protezione delle specie animali. Da "specie rigorosamente protetta" infatti, il lupo diventa ora semplicemente "protetta", lasciando uno spiraglio per chi vorrebbe attuare delle politiche più intensive di contenimento di questi predatori. La Convenzione è un organo del Consiglio d'Europa, al quale aderiscono 49 Paesi e la stessa Unione europea. Ciò che in quella sede viene deciso ha quindi una grande importanza anche per l'Italia.
Esulta l'ex europarlamentare Panza
Ad accogliere la notizia con favore sono stati, a livello locale, due importanti rappresentanti della Lega. Il primo è l'ex europarlamentare Alessandro Panza, ora Responsabile della Lega per il Dipartimento Montagna. "Il Consiglio d’Europa - dice Panza - ha finalmente deciso di ridurre il grado di protezione del lupo, un risultato importante frutto di un lungo lavoro che oggi vede i suoi frutti. Questa riduzione non implica una caccia indiscriminata o una deregulation totale, ma offre agli Stati e alle Regioni la possibilità di intervenire in modo più mirato, rapido ed efficace nella gestione di un predatore che ha causato numerosi problemi.
Ora ci aspettiamo dal Governo la redazione di un "piano lupo" coerente, capace di rispondere con attenzione alle reali esigenze delle popolazioni che si trovano a convivere con i lupi".
L'entusiasmo di Preioni
Ad annunciare il suo sostegno all'iniziativa della Convenzione di Berna è anche il sottosegretario alla presidenza della Regione Piemonte, Alberto Preioni. "La Convenzione di Berna - scrive Preioni - ha approvato oggi il declassamento del lupo da specie “strettamente protetta” a “protetta”, aprendo nuove possibilità per la gestione di questa specie anche in Italia. Questa decisione rappresenta una svolta significativa per affrontare il delicato equilibrio tra la tutela dell’ambiente e la salvaguardia delle attività umane nelle aree rurali e montane. Questa nuova classificazione consente la cosiddetta “gestione delle popolazioni”, che prevede misure di controllo, inclusa la possibilità della caccia in specifici contesti. Questo approccio, già adottato in Svizzera con l'abbattimento di 39 lupi durante la stagione di caccia nei cantoni più colpiti, mira a mitigare i conflitti tra uomo e fauna selvatica. In Italia, la popolazione di lupi è stimata intorno ai 3.300 esemplari, di cui circa 950 presenti sulle Alpi e 2.400 nel resto del territorio nazionale. Il declassamento permetterà di intervenire su un numero crescente di esemplari, affrontando le criticità segnalate da allevatori, agricoltori e comunità montane. Questa decisione - prosegue Preioni - pur mantenendo la protezione del lupo, rappresenta un passo avanti per bilanciare la tutela della biodiversità con le esigenze delle popolazioni locali. La gestione del lupo diventa così una priorità condivisa per garantire la sicurezza, l’economia agricola e la coesistenza nei territori interessati".