Il caso

Peste suina africana nella Granda: chiesti i droni militari

La lettera inviata dalla Provincia al commisario Caputo.

Peste suina africana nella Granda: chiesti i droni militari
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Nella Granda potrebbero essere impiegati i droni militari per le attività di controllo e contrasto della peste suina africana: la comunicazione della Provincia.

Droni militari per la peste suina africana: la richiesta della Provincia

Continuano le attività a contrasto dell'epidemia di peste suina africana, che da qualche tempo sta minacciando anche il distretto suinicolo della Granda. L'ultima attività messa in campo per arginare la questione è la richiesta da parte della Provincia e del Gruppo operativo territoriale di Cuneo della possibilità di usare droni militari, per trovare le maggiori concentrazioni di cinghiali e intervenire più in fretta.

La lettera del gruppo operativo territoriale di Cuneo

La richiesta è partita dalla Provincia di Cuneo e dal Responsabile del Gruppo Operativo Territoriale di Cuneo per il contrasto alla PSA che, con una lettera indirizzata al Commissario straordinario prof. Vincenzo Caputo, nominato nel febbraio 2023 alla direzione del coordinamento nazionale per l'emergenza sanitaria. Dalla Granda hanno chiesto di poter impiegare i droni militari per identificare le maggiori concentrazioni di suini selvatici sul territorio, così da procedere sia con gli abbattimenti diretti svolti dai bioregolatori, sia con l’ausilio dei recinti mobili in rete (pig-brig) e delle gabbie di cattura attualmente a disposizione.

La proposta era stata avanzata dallo stesso Caputo

La proposta era stata presentata al Commissario Caputo durante la sua visita a Cuneo di un mese fa con l’esigenza di eradicare il cinghiale nei distretti suinicoli e in particolare quelli indenni dalla peste suina africana, come quello di Cuneo. I distretti includono i territori dei Comuni di Cuneo, Cavallermaggiore, Montanera, Savigliano, Piasco, Sant’Albano Stura, Costigliole Saluzzo, Margarita, Monasterolo di Savigliano, Ruffia, Vottignasco, Scarnafigi, Marene, Genola, Morozzo, Castelletto Stura, Villafalletto, Centallo, Fossano, Saluzzo e Tarantasca.  L’eradicazione totale è prevista dal piano approvato dalla Regione Piemonte. Gli interventi nel distretto suinicolo continueranno ad essere effettuati con l’ausilio di tutti i soggetti abilitati al controllo del cinghiale che si rendano disponibili, nel rispetto delle misure di biosicurezza per la Psa e con i mezzi e le tecniche previste dalle normative. Considerata l’orografia del territorio cuneese, l’utilizzo dei droni militari potrà dimostrarsi particolarmente efficace per la ricerca dei cinghiali così da orientare le attività di controllo in modo mirato, prediligendo i corridoi ecologici, le aree ad alta densità di suini selvatici, i corsi d’acqua e il fondovalle.

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