L’associazione “Donna per Donna” ha effettuato una significativa donazione all’Oncologia dell’Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo, consegnando 20 scaldacollo e un forno a microonde.
Un aiuto in più contro il freddo della chemio
Questi presidi sono specificamente destinati alle pazienti che si sottopongono a cicli di chemioterapia e che utilizzano il casco refrigerante per proteggere i capelli dalla caduta. Il casco stesso era stato donato al reparto dall’associazione in occasione del suo ventesimo anniversario.
La presidente di “Donna per Donna”, Ivana Pane, ha spiegato l’origine dei fondi: “Si tratta del ricavato della “Passeggiata rosa” per la prevenzione del tumore al seno dello scorso novembre, organizzata con i Comuni di Margarita, Morozzo e Rocca de Baldi e l’associazione ‘Andos’ di Torino, alla quale avevano partecipato il Commissario dell’Azienda Ospedaliera, Livio Tranchida, e diversi medici dell’ospedale di Cuneo”.
Gli scaldacollo in dotazione sono particolari: “Sono ripieni di noccioli di ciliegie che, scaldati nel forno a microonde, danno sollievo alle pazienti,” ha aggiunto Pane. L’acquisto è stato reso possibile anche grazie alla disponibilità dell’erboristeria Vigna.
La scelta
Sulla necessità dei dispositivi è intervenuta Anna Maria Vandone, responsabile della patologia mammaria nell’Oncologia di Cuneo diretta da Gianmauro Numico: “Sono circa 100 le persone che utilizzano il casco refrigerante a disposizione del nostro reparto, alcune abitano lontane ma hanno chiesto di essere seguite da noi anche per questa opportunità. Lo indossano anche per 4-5 ore consecutive spesso lamentando, come emerge dai nostri questionari, brividi in testa, perché le temperature di aggirano sui -3 o -4 gradi centigradi”.
A concludere l’intervento è stato Giuseppe De Filippis, direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle, che ha sottolineato il valore del volontariato: “La presenza dei volontari rappresenta un tassello fondamentale del percorso terapeutico: avere accanto qualcuno che ha avuto il tuo stesso problema e ce l’ha fatta è un sostegno molto importante. Inoltre le associazioni, come ‘Donna per Donna’, hanno la capacità di curare anche i dettagli, quelli che fanno la differenza per il benessere dei pazienti”.