Nuova legge sull'infanzia attesa da 50 anni
Approvata la nuova legge sui servizi educativi per l'infanzia che prevede una migliore qualità delle attività, la maggiore accessibilità per le famiglie con bambini dai 0 a 6 anni, flessibilità e adeguamento ai nuovi orari di vita e lavoro. Uno strumento che ho fortemente voluto a supporto di natalità e occupazione e che mette al centro genitori e figli, promuovendo il benessere e lo sviluppo dei bambini oltre a sostenere la conciliazione tra vita familiare e lavorativa.
Nuova legge sull'infanzia attesa da 50 anni
«Dopo mezzo secolo di attesa, la Regione Piemonte avrà una nuova legge sui servizi educativi per l'infanzia che prevede una migliore qualità delle attività, la maggiore accessibilità per le famiglie con bambini dai 0 a 6 anni, flessibilità e adeguamento ai nuovi orari di vita e lavoro. Uno strumento che ho fortemente voluto a supporto di natalità e occupazione e che mette al centro genitori e figli, promuovendo il benessere e lo sviluppo dei bambini oltre a sostenere la conciliazione tra vita familiare e lavorativa. E che va a favore dei piccoli Comuni, presidi che potranno continuare a mantenere servizi fondamentali per il territorio». Afferma Elena Chiorino, Assessore all'Istruzione e Merito della Regione Piemonte, commenta l'approvazione - senza voti contrari - da parte del Consiglio Regionale del disegno di legge 225 in tema di “disciplina dei servizi educativi per l’infanzia e disposizioni relative al sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita sino a sei anni”.
Un testo condiviso da tutti
Il testo presentato dall'Assessore Chiorino, atteso e ampiamente concertato con tutti i soggetti coinvolti, tra i quali Anci, Università, Sindacati e Ufficio Scolastico Regionale, è cruciale per le famiglie che vivono in un territorio, ad oggi, privo di norme al passo coi tempi e con i nuovi bisogni scaturiti da naturali trasformazioni che la società ha vissuto negli ultimi 50 anni. Le principali novità riguardano l'avvicinamento e il consolidamento tra i settori 0-3 e 0-6 anni. Si rafforza anche il ruolo della Regione: alla tradizionale funzione di programmazione e regolazione dell’offerta educativa, si aggiungono la promozione qualitativa del sistema integrato, con la formazione innovativa e dedicata degli operatori, i coordinamenti pedagogici territoriali, i poli dell’infanzia, un tavolo inter-istituzionale permanente e una Conferenza Regionale del sistema integrato 0-6. La legge consentirà la valorizzazione del ruolo dei Comuni e un ordinamento del quadro dei servizi regionali 0-3 anni, costituito da nidi di infanzia e micronidi (anche aziendali), le sezioni primavera e i servizi integrativi, quali nido in famiglia, spazio gioco per bambini e altri interventi per bambini e famiglie. Questi ultimi funzionali anche come strumento anti spopolamento dei piccoli Comuni che, grazie al supporto della Regione, mantengono attivi dei servizi fondamentali per la popolazione e attraggono nuovi residenti sul territorio di loro competenza.